Dai un’occhiata alla guida passo passo all’attacco dell’attentatore suicida alla STF
L’episodio includeva post sui social media, ingresso alla Camera dei Deputati ed esplosioni in Praça dos Três Poderes
Le telecamere di sicurezza hanno catturato i movimenti di Francisco Vanderlei Luiz, il attentatore suicida responsabile dell’aggressione Supremo Tribunale Federale (STF). Le immagini mostrano Francisco entrare alla Camera dei Deputati alle 8.15 di mercoledì scorso (13), con indosso cappello, jeans e infradito. Dopo aver effettuato l’identificazione e la sicurezza dell’edificio, un processo durato circa 40 secondi, alle 8:16 è passato alla fase di sicurezza. Ha posizionato l’attrezzatura personale nella macchina a raggi X e poi è passata attraverso il metal detector.
L’autore è stato visto di nuovo alle 19,25, già fuori, mentre camminava verso Praça dos Três Poderes. Poco dopo, il suo veicolo è esploso nel parcheggio dell’Annesso 4 della Camera. Le telecamere hanno registrato l’esplosione e il successivo assalto, con l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e della polizia per contenere la situazione.
Il sistema di sicurezza del Congresso ha catturato anche le esplosioni avvenute vicino alla STF alle 19:30. Per prima cosa, una guardia di sicurezza nota lo strano movimento e si dirige verso Francisco. Successivamente si allontana dalle guardie di sicurezza e lancia fuochi d’artificio verso la statua, ma manca il bersaglio. Successivamente, lancia un esplosivo verso l’edificio della STF e altri rinforzi si avvicinano. Francisco accende un artefatto, si sdraia sul pavimento con la bomba vicino alla testa, che poi esplode.
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Willy Hauffe, presidente dell’Associazione nazionale degli esperti penali federali, ha affermato che la sicurezza ha funzionato, ma ha sottolineato che il parcheggio pubblico dove è avvenuto l’incidente è di accesso comune, il che rende difficile l’attuazione di restrizioni più severe e la risposta delle autorità è stata immediata e schietto.
Il ministro Alexandre de Moraes ha classificato l’azione come un atto terroristico, rammaricandosi del tentativo di banalizzare la gravità dell’accaduto. Il ministro Gilmar Mendes ha sottolineato che l’attacco rappresenta l’ennesimo attacco alla democrazia, alimentato dall’incitamento all’odio e dal fanatismo politico alimentati dal precedente governo.
Il ministro Flávio Dino ha garantito che le esplosioni non intimidiranno la STF, mentre il procuratore generale della Repubblica, Paulo GoNet, ha promesso un’indagine rigorosa e punizioni severe per i responsabili. Il vicepresidente Geraldo Alckmin ha considerato la giornata triste e grave, sottolineando la necessità di un’indagine rapida e rigorosa dei fatti.
In risposta all’attacco è stata effettuata un’operazione congiunta tra agenti della polizia civile di Rio Grande do Sul e San Paolo, che ha portato all’esecuzione di mandati di perquisizione e al sequestro di due telefoni cellulari, diverse pen drive, 2 tablet e computer che verranno sottoporsi a perizia tecnica.
Pubblicato da Luisa Cardoso