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Dai truffatori al tentativo di colpo di stato – 08/01/2025 – Conrado Hübner Mendes


Le scommesse dei profeti della democrazia a rischio zero sono invecchiate male. Da 2018, Questo gruppo di missionari cerca di calmare i cittadini brasiliani sui rischi per la democrazia, intesa come una macchina conta voti indipendente da qualsiasi altro attributo che dia a questi voti una base autentica per l’autogoverno collettivo e la libertà pubblica.

Dalla valutazione della personalità di Bolsonaro, un compito che la scienza politica non ha mai autorizzato uno scienziato politico a svolgere in suo nome, o l’affermazione che “la democrazia modera”, una conclusione che la storia politica non le ha mai permesso di giungere in suo nome, o l’idea che Moro sarebbe una “diga” per il presidente, fino alla catatonia analitica “le istituzioni funzionano”, molti i tentativi di placare “l’allarmismo”.

Sempre sbagliati, il tempo li ha trasformati in caricature. Dai golpisti della Presidenza al tentato golpe e piano di omicidio, gli avvertimenti sui rischi non erano poi così stravaganti e lungimiranti.

La psicoanalisi era più realistica e accorta. Lo psicoanalista Luiz Meyer, in Foglio Giugno 2020 (“Perché ci sarà un colpo di stato”), Anticipavo un tentativo di colpo di stato non come il dubbio di un politologo immerso in una scheda tecnica, ma come un’inesorabile determinazione psichica. Non considerava il colpo di stato come un’ipotesi, né aveva l’ambizione di calcolare i rischi. Volevo solo spiegare perché l’impulso del colpo di stato non era uno scherzo:

“Non siamo di fronte ad un buffone istrionico che batte la grancassa nella piazza di un piccolo paese di campagna. Il gesto che compie è l’espressione del bambino intollerante, ossessionato dalla sua seggiolina, che si presenta come il redentore che offuscherà ogni limiti e limitazioni. Messo alle strette da una mente che è al servizio del bambino con cui si identifica, che non accetta né sopporta alcuna forma di ‘cintura’, ha bisogno di creare un mondo in cui tutti i seggiolini per bambini siano distrutti.”

8 gennaio 2023 serve come avvertimento simbolico su molte cose. In primo luogo, la fragilità costitutiva del regime democratico. Anche se è possibile spiegare perché alcune democrazie sono più stabili e longeve di altre, non disponiamo di strumenti così potenti per determinare con precisione i rischi. Perché, in larga misura, sono intangibili.

In secondo luogo, abbiamo imparato ancora una volta le conseguenze del trattare la delinquenza militare brasiliana con codardia e clemenza. In terzo luogo, dimostra il potere di corrosione civica dell’industria della disinformazione, portato a un livello sconosciuto dalla tecnologia in grado di individualizzare i profili e personalizzare la manipolazione. E c’è chi pensa che una rete gestita da un algoritmo determinato da un plutocrate equivalga a una pubblica piazza. E che questo potere tecnologico aziendale farebbe piacere ad Adam Smith e Stuart Mill.

In quarto luogo, l’immensa confusione sul concetto di libertà di espressione, comunemente trasformato in un’arma pre-civile di attacco alle precondizioni sociali della libertà.

L’8 gennaio simboleggia, infine, che il STF ha la responsabilità e l’opportunità di correggere uno degli errori costituzionali più vergognosi della sua storia: comprendere che la legge sull’amnistia gli impedisce di perseguire crimini contro l’umanità. Dal 2011 l’azione sull’argomento dorme nel cassetto I giorni di Toffoli (ADPF 153). Flávio Dino cominciò ad affrontare questo debito: decise che la scomparsa di un corpo è un crimine permanente.


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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.