Il mese di novembre accumula date commemorative che possono incrementare le vendite online delle aziende. Tra questi c’è il Cyber Monday, appuntamento commerciale che, come il Black Friday, promuove sconti e condizioni di acquisto particolari, ma con un focus esclusivo sull’elettronica.
Prende il nome perché si svolge il lunedì successivo al Ringraziamento negli Stati Uniti e ha guadagnato popolarità in tutto il mondo offrendo offerte speciali per prodotti popolari nell’e-commerce.
Nel caso delle piccole e medie imprese (PMI), il Cyber Monday rappresenta un’occasione unica per attirare i consumatori alla ricerca di promozioni esclusive, insolite durante tutto l’anno.
Alla fine del trimestre – e, di conseguenza, dell’anno – l’improvvisa crescita delle vendite e dei ricavi può contribuire al flusso di cassa dell’azienda, contribuendo a garantire che l’attività non chiuda l’anno in rosso.
Inoltre, la data rappresenta anche un’opportunità per le PMI di espandere la propria presenza digitale, creando campagne di marketing in grado di attirare nuovi pubblici che difficilmente potrebbero essere toccati in altri periodi dell’anno, ma che sono attivi nell’ambiente online alla ricerca di post -promozioni e sconti di mercato Black Friday.
La prova dell’importanza della data per i piccoli rivenditori digitali è nei numeri. Tra il 2022 e il 2023, secondo un sondaggio di Nuvemshop, una piattaforma di e-commerce per piccoli rivenditori, i ricavi delle PMI nel commercio elettronico sono aumentati da 11 milioni di R$ a 15,5 milioni di R$. In crescita anche il volume dei prodotti venduti in quella data: da 189mila a 245,5mila.
Per il 2024, il volume delle vendite dovrebbe rimanere positivo, dato il graduale aumento dei ricavi delle PMI online durante tutto l’anno, stima l’azienda.
Il Cyber Monday può anche fungere da laboratorio per esperimenti di marketing, aiutando le PMI a sfruttare l’aumento del traffico sui siti web e a utilizzare i dati per creare campagne più assertive per il futuro
La mia azienda dovrebbe partecipare al Cyber Monday?
Secondo Babi Tonhela, direttore della strategia e-commerce di Nuvemshop, il Cyber Monday, sebbene abbia un fascino meno immediato per gli imprenditori, è indispensabile come strategia di vendita estesa che si basa sul successo dell’alta stagione dei saldi.
“Con strategie ben studiate e tutto il team preparato, è possibile conquistare i clienti indecisi, utilizzando il senso di urgenza generato dalla scarsità di offerte come potente trigger di conversione”, spiega.
Per lei gli imprenditori che vogliono partecipare attivamente al Cyber Monday devono pianificare in anticipo tutte le azioni, a partire dalla personalizzazione: il segreto è offrire sconti strategici, in linea con la concorrenza e che abbiano senso per il proprio pubblico.
“Strategie come la personalizzazione delle offerte, l’invio di messaggi di ringraziamento e la creazione di programmi fedeltà possono mettere in risalto il marchio e generare un impatto positivo duraturo sull’esperienza del cliente”, afferma.
Quando rinunciare al Cyber Monday
In generale, intraprendere strategicamente il Cyber Monday tende ad essere positivo per le piccole imprese. Tuttavia, è necessario essere consapevoli dei possibili rischi reputazionali che le aziende potrebbero subire quando assumono impegni irraggiungibili, che non garantiscono cioè un’esperienza di acquisto positiva per i consumatori.
L’attenzione ai tempi di consegna e l’offerta di un processo di acquisto fluido sono alcuni esempi di come mantenere il discorso coerente con quanto promesso durante l’appuntamento.
Secondo Tonhela, un altro dettaglio da evitare è la creazione di campagne generiche, come il tradizionale “sconto per tutti”. Secondo l’esperto, questa strategia danneggia le vendite a lungo termine.
“Siamo nell’era della personalizzazione e le strategie devono seguire questa strada, con soluzioni specifiche che raggiungano diverse tipologie di pubblico, favorendo una maggiore conversione e soddisfazione del consumatore”, afferma.
È anche importante non sovraccaricare il team senza una pianificazione preventiva, sottolinea, poiché ciò potrebbe causare guasti operativi.
Infine, un altro importante criterio decisionale è la capacità di soddisfare l’elevata domanda di ordini, senza compromettere la logistica e l’efficienza del servizio.
“Partecipare a queste azioni potrebbe non essere la scelta migliore per le aziende che non dispongono di una solida struttura logistica e tecnologica, di margini di profitto in grado di assorbire sconti significativi o di sufficienti scorte di prodotti”, afferma.
“La decisione di partecipare deve essere attentamente allineata agli obiettivi, alle risorse e ai limiti dell’azienda, garantendo che l’esperienza del cliente non sia compromessa”, raccomanda.
(Testo di Maria Clara Dias)