Cunha impugna la decisione di Toffoli che ha negato l’annullamento delle condanne
La difesa dell’ex deputato Eduardo Cunha (PRD) ha presentato ricorso martedì (12) contro la decisione del ministro Dias Toffoli, del Tribunale Supremo Federale (STF), che ha negato l’annullamento delle condanne a suo carico nell’ambito dell’Operazione Lava Jato indagini, la settimana scorsa.
L’avvocato che difende Cunha sostiene che lo stesso sospetto nei confronti dell’ex giudice Sergio Moro nei processi legati all’operazione dovrebbe estendersi anche a lui, così come è accaduto ad altre persone condannate nel corso delle indagini.
“La collusione tra l’ex giudice e la Procura ha strumentalizzato collaborazioni pluripremiate per colpire l’aggravante, facendo pressioni, minacciando e costringendo i collaboratori a ‘consegnare’ il nome dell’aggravante”, si legge nella richiesta.
Condannato in due casi dalla 13a Corte Federale di Curitiba, Cunha è stato responsabile, tra gli altri, del cosiddetto “caso Probes”. In questo caso, è stato accusato di aver ricevuto vantaggi indebiti nei contratti Petrobras per l’acquisto di navi di trivellazione destinate all’esplorazione petrolifera.
Un altro caso, il “caso Benin”, riguardava accuse simili nei contratti di esplorazione petrolifera di Petrobras nel paese africano.
Dopo la condanna, il Secondo Collegio della STF ha annullato queste condanne e ha rinviato i casi al Tribunale Elettorale di Rio de Janeiro. La difesa dell’ex parlamentare ha chiesto la chiusura definitiva dei fatti, sostenendo che ci sia stata “collusione tra Moro e la task force Lava Jato”, sulla base delle conversazioni rivelate dall’Operazione Spoofing.
Secondo la difesa, ciò comprometterebbe la validità delle prove contro Cunha, analogamente ad altri casi in cui la STF ha già ordinato il blocco delle azioni.
«Si tratta in questo modo di questioni esterne alla sentenza di cui si chiede l’estensione degli effetti, non essendoci l’adesione necessaria per accogliere la richiesta. Devo dire che la domanda avanzata in questa sede non è fondabile, fermo restando l’esame della vicenda da parte del giudice ordinario”, scrive Toffoli.
Ora deve analizzare le argomentazioni e portare il giudizio davanti al Secondo Collegio della TSF. Fa parte del comitato insieme ai ministri Edson Fachin, Gilmar Mendes, Nunes Marques e André Mendonça.
Toffoli ha annullato diverse condanne di coloro che erano coinvolti nelle indagini dell’Operazione Lava Jato a causa del sospetto di Moro, come l’informatore di Lula, l’uomo d’affari Léo Pinheiro, che presiedeva la società di costruzioni OAS; e Marcelo Odebrecht, ex presidente della società di costruzioni Odebrecht.