La cucina a gas è da secoli parte integrante di molte famiglie. Tuttavia, studi scientifici hanno evidenziato i rischi che comporta. Perché non cucinare con il gas?
Avete un fornello a gas a casa? Allora dovreste prenderne atto e considerare la possibilità di passare ad altri metodi di cottura. Recentemente, gli apparecchi a gas sono stati definiti l’assassino silenzioso delle famiglie e nuove ricerche mettono in guardia sui gravi rischi per la salute associati al loro utilizzo.
Volete sapere come si produce il gas naturale e come viene prodotto? Date un’occhiata a questo interessante video di YouTube su Pandora TV:
Fonte.
Cucinare con il gas
Cucinare con il gas è stato considerato per molto tempo un’attività normale e innocua. Tuttavia, gli scienziati hanno indagato su alcuni fatti e hanno scoperto che in realtà non è così. I fornelli a gas sarebbero responsabili della morte prematura di circa 40.000 europei ogni anno. Gli scienziati spagnoli sono giunti a queste conclusioni nel primo studio scientifico di questo tipo.
Il cuore del problema
Il rischio è rappresentato dagli ossidi di azoto, che vengono prodotti in ambienti chiusi quando si brucia il gas naturale durante la cottura dei cibi. Vengono rilasciate grandi quantità di aerosol di nanoparticelle, molto più dannose per il corpo umano rispetto, ad esempio, alle emissioni delle automobili.
Gli scienziati hanno misurato la qualità dell’aria negli edifici residenziali in cui vengono utilizzati fornelli elettrici o a gas per cucinare. E hanno confrontato i risultati con la qualità dell’aria misurata all’esterno. E come è risultato? È stato dimostrato che il livello di NO2 all’esterno era tre volte inferiore a quello della cucina in cui si utilizza il fornello a gas.
La minaccia delle nanoparticelle
Durante la cottura su un fornello a gas, nell’aria circostante vengono rilasciate particelle sottili di 1-3 nm, chiamate aerosol di nanoparticelle. Sono così minute che penetrano molto facilmente nei polmoni e nelle parti profonde del sistema respiratorio. A differenza delle particelle più grandi PM 2,5 e PM 10, che sono già regolamentate di routine, le nanoparticelle aerosol non hanno limiti e rappresentano quindi un rischio molto maggiore per la salute umana.
Fonte di emissioni domestiche
Una ricerca condotta in una casa che riproduceva un ambiente domestico tipico ha dimostrato che per ogni chilogrammo di gas naturale bruciato vengono rilasciate fino a 10 quadrilioni di nanoparticelle di aerosol. Rispetto alle emissioni delle automobili, questo è un numero che fa suonare un campanello d’allarme!
In realtà, un motore a combustione interna alimentato a benzina produce una percentuale molto minore di queste particelle nocive. Il problema principale è che la cucina è uno spazio chiuso in cui si accumulano le nanoparticelle di aerosol, mentre le emissioni delle automobili si disperdono nell’aria circostante. Per questo motivo, le persone possono inalare da 10 a 100 volte più particelle nocive quando cucinano rispetto a quando si muovono vicino a una strada trafficata.
Avvertenze e parere degli scienziati
“Il 90% del nostro tempo lo trascorriamo in casa. Così facendo, lottiamo per mantenere le nostre case calde e sicure. Ma raramente ci viene in mente di pensare all’inquinamento che respiriamo in casa”, spiega Vida Sharifi dell’Università di Sheffield nel Regno Unito, che ha guidato la ricerca.
“Sebbene il riscaldamento e la cottura dei cibi siano solo una componente dell’inquinamento dell’aria interna, sono tra le più significative”, aggiunge Sharifi. Inoltre, i proprietari di casa si dotano di finestre ben sigillate per evitare la fuoriuscita del calore, ormai costoso. Ma così facendo, si espongono anche a livelli molto più elevati di inquinamento dell’aria interna.
Raccomandazioni
L’inalazione dei fumi della cottura a gas può causare gravi problemi di salute come asma, cancro e danni ai polmoni. Pertanto, è importante non solo utilizzare una cappa quando si cucina con il gas, ma anche ventilare regolarmente e adeguatamente. Tuttavia, una percentuale di inquinanti rimane comunque in casa.
Fonti: www.energozrouti.cz, www.hrot24.cz, www.ekolist.cz