Il Governo cubano ha assicurato martedì che rilascerà 553 prigionieri dopo i colloqui avuti con il Vaticano. L’annuncio arriva poche ore dopo che il governo di Joe Biden ha annunciato che rimuoverà Cuba dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo, nella quale figura insieme a paesi come la Corea del Nord, l’Iran e la Siria.
Le notizie del Ministero degli Affari Esteri cubano (Minrex) non menzionano però che la liberazione dei prigionieri ha un legame diretto con la decisione presa dall’Amministrazione Democratica appena sei giorni prima che Biden lasci la Casa Bianca.
Secondo la nota ufficiale, nei primi giorni di gennaio, il sovrano Miguel Díaz-Canel ha indirizzato una lettera a Papa Francesco, nella quale comunicava “la decisione di beneficiare della concessione della libertà a 553 persone punite giustamente per diversi reati”. contemplato dalla legge”. Anche se non ha specificato se tra i liberati rientreranno anche i prigionieri politici, molti dei quali detenuti durante le massicce proteste del luglio 2021, il Governo cubano chiarisce che le liberazioni si realizzano “sulla base di un’attenta analisi basata sulle diverse modalità previste”. legislazione e come parte della natura giusta e umanitaria dei sistemi penali e penitenziari di Cuba”.
Come è prassi comune nel nostro ordinamento giuridico, abbiamo preso la decisione unilaterale e sovrana di garantire la libertà a 553 persone punite per vari crimini.https://t.co/N8SaUymRi1
— Miguel Díaz-Canel Bermúdez (@DiazCanelB) 14 gennaio 2025
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