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Copa San Paolo: senza licenza, il Pacaembu potrebbe finire senza finale – 16/01/2025 – Vita quotidiana


Pacaembu potrebbe non ospitare la finale di Copa San Paolo. Lo stadio, dove è prevista l’ultima partita del torneo, non dispone ancora di licenza d’esercizio e la Legge Generale sullo Sport e il regolamento di concorrenza della FPF (Federazione Calcio di San Paolo) impediscono che la partita si svolga senza il documento.

Allegra, la concessionaria che gestisce lo stadio, non ha nemmeno chiesto il permesso fino ad ora, a pochi giorni dalla partita, perché non ha nemmeno la data di fine lavori, fase obbligatoria per la licenza. La finale si svolge ogni anno nell’anniversario della città di San Paolo, il 25 gennaio.

HA Fogliola FPF ha affermato che la finale della Copa São Paulo, o Copinha come viene anche chiamato il torneo, sarà organizzata al Mercado Livre Arena Pacaembu (nuovo nome dello stadio) solo se “tutti i prerequisiti operativi saranno soddisfatti, così come la documentazione necessaria affinché la partita si svolga in sicurezza per tifosi e società”.

Il presidente della federazione, Reinaldo Carneiro Bastos, aveva detto domenica (12) che la finale è confermata per Pacaembu, che lo stadio è pronto e che la partita sarà per un massimo di 26mila tifosi. È lo zio di uno dei proprietari della concessionaria.

Il regolamento del Paulistão vieta inoltre che vi si svolgano tornei, poiché tutti i resoconti devono essere consegnati “entro un termine non prorogabile di 30 giorni prima dell’inizio della competizione”, iniziata mercoledì (15). Tre dei quattro rapporti dipendono dalla licenza.

Lo stadio che non rispetta la scadenza viene “automaticamente rifiutato”. Il Portuguesa ha annunciato la chiusura del Canindé, a partire da domenica (19), e intende giocare il resto del campionato al Pacaembu.

Il FPF non ha risposto alla notizia del veto di Pacaembu nel Paulistão.

Allegra Pacaembu ha dichiarato che “ha collaborato con gli enti pubblici per ottenere con successo tutte le licenze per i cinque test di calcio che si sono svolti con il pubblico presente al Mercado Livre Arena Pacaembu, e non sarà diverso per la finale di Copinha” .

La Città di San Paolo ha spiegato che sta analizzando una richiesta di permesso di autorizzazione per un evento temporaneo a Pacaembu, ma che il permesso di esercizio dei luoghi di incontro è condizionato al “completamento dei lavori”.

I requisiti minimi obbligatori che devono essere inclusi nelle relazioni tecniche per verificare le condizioni di sicurezza degli stadi utilizzati per le competizioni sportive sono disciplinati da un’ordinanza del Ministero dello Sport, che regola la Legge generale sullo sport.

Nell’elenco dei documenti richiesti per gli stadi con più di 10mila posti, come è il caso del Pacaembu, la “licenza di esercizio” appare obbligatoria per il rilascio di tre dei quattro verbali richiesti: il rapporto di sicurezza; prevenzione e contrasto incendi e panico; e ingegneria, accessibilità e comfort.

I regolamenti che regolano tutte le competizioni FPF, inclusa la Copinha, richiedono una licenza di esercizio per tutti gli stadi. Si dice inoltre che i club debbano presentare le relazioni obbligatorie in conformità con la suddetta ordinanza del Ministero dello Sport.

Per ottenere il nullaosta Allegra necessita innanzitutto del Termine Definitivo di Accettazione dei Lavori. Il documento viene fornito dal Comune una volta completati i lavori obbligatori previsti dal contratto di concessione di Pacaembu.

Il concessionario ha informato la città di aver completato questi lavori il 27 giugno, ma un sopralluogo effettuato il 26 luglio ha rilevato che molti dei lavori obbligatori erano ancora in corso.

Alla stampa, all’epoca, il Comune aveva fatto sapere di “individuare la necessità di integrazioni e correttivi alle opere obbligatorie che dovranno essere eseguite entro un termine massimo di 90 giorni”, come previsto dalla concessione. Una nuova ispezione, però, ebbe luogo solo il 9 dicembre, 120 giorni dopo.

Da allora, secondo la direzione di Ricardo Nunes (MDB), “è in preparazione la relazione tecnica”. Nel contratto di concessione non è prevista alcuna scadenza per la presentazione di tale relazione.

Secondo il Comune, “i ritardi sono già caratterizzati e le relative sanzioni, secondo il contratto di concessione, verranno applicate dopo l’accettazione definitiva delle opere obbligatorie”. La direzione comunale, però, non dice quando inizierà il ritardo.

Inizialmente il concessionario avrebbe dovuto attuare il programma di interventi entro la scadenza del 24 ottobre 2022, tre anni dopo aver ricevuto lo stadio dal municipio.

Nel luglio 2021, tuttavia, Allegra ha chiesto al Comune di rivedere il contratto, lamentando ritardi nel rilascio dei permessi, e ha creato una “propria intesa sulle tappe contrattuali e sulle relative tempistiche”, secondo un rapporto della TCM (Corte dei Conti Comune).

Allegra ritiene che la scadenza per la fine dei lavori sia il 29 giugno 2024, e pertanto ne ha annunciato il completamento due giorni prima. Il TCM afferma che questa scadenza non è “in nessun documento tecnico relativo ai processi relativi all’argomento”.

La multa giornaliera prevista dal contratto ammonta allo 0,5% del fatturato di Allegra dell’anno precedente. Se il conteggio inizia il 29 giugno, come sostiene il concessionario, questo mercoledì (15) il ritardo ha raggiunto il suo 200esimo giorno, il che significa una multa del 100% delle entrate di Allegra nel 2023.

Pacaembu ha organizzato eventi di prova con partite di tornei amatoriali, che non sono soggetti alla Legge generale sullo sport e ai regolamenti della FPF, ad eccezione della finale di Coppa femminile, a dicembre, che ha ricevuto un pubblico inferiore a 3mila persone.

Contattata, la FPF non ha risposto perché ha organizzato la partita (finale di Coppa delle donne) senza i necessari rapporti, contrariamente al suo regolamento.



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