Sette paesi europei sospendono temporaneamente le richieste di asilo per i cittadini siriani
Francia, Belgio, Austria e i tre paesi scandinavi – Danimarca, Svezia e Norvegia – si sono aggiunti alla lista dei paesi che hanno sospeso le domande di asilo dei siriani, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad. Il ministro degli Interni francese, Bruno Retailleau, ha dichiarato che il suo governo sta lavorando per sospendere le domande di asilo e ha aggiunto che una decisione sarà presa nelle prossime ore, come riportato dall’agenzia Reuters.
L’Ufficio belga del Commissario generale per i rifugiati e gli apolidi (CGRS) ha assicurato che la sospensione resterà in vigore “fino a quando la situazione nel Paese non sarà più chiara”, secondo quanto riportato dalla stampa locale. Questi sei paesi si uniscono alla Germania, che in precedenza aveva annunciato il congelamento di queste domande.
Allo stesso modo, il portavoce della CGRS, Olivier Brasseur, ha assicurato che la situazione in Siria è attualmente troppo vaga per valutare il possibile rischio di un ritorno in quel paese. “Questa sospensione è temporanea e durerà fino a quando non avremo informazioni oggettive sufficienti per valutare la situazione della sicurezza e il rischio di ritorno”, ha aggiunto.
Da parte sua, anche il governo austriaco ha temporaneamente interrotto l’elaborazione delle domande provenienti dalla Siria. Il ministro degli Interni, Gerhard Karner, ha spiegato in un comunicato di aver incaricato il suo ministero di “sviluppare un programma di rimpatrio e deportazione in Siria”.
Secondo la stampa austriaca, nel Paese sono circa 12.900 le domande di asilo siriane in attesa di definizione in primo e secondo grado, tra cui oltre 1.200 casi di ricongiungimento familiare.
In Danimarca, secondo il quotidiano francese Il mondo, Anche la Commissione danese per i ricorsi per i rifugiati ha “deciso di sospendere il trattamento dei casi relativi a persone provenienti dalla Siria”. Tale decisione, ha aggiunto il consiglio, riguarda 69 casi. La Norvegia ha anche dichiarato che “non respingerà né concederà, per il momento, richieste di asilo da parte di siriani”. Infine, le autorità svedesi hanno assicurato che “data la situazione attuale, semplicemente non è possibile valutare le ragioni di protezione in questo momento”. (Agenzie)