Conflitto in Medio Oriente, in diretta | Internazionale
Trump dice che gli Stati Uniti non dovrebbero essere coinvolti nella guerra in Siria: “Questa non è la nostra battaglia”
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato attraverso il suo social network Truth della guerra civile in Siria per affermare che gli Stati Uniti non dovrebbero essere coinvolti in alcun modo. “La Siria è un disastro, ma non è nostra amica e gli Stati Uniti non dovrebbero avere nulla a che fare con questo. Questa non è la nostra battaglia. Lascia che si sviluppi. “Non lasciamoci coinvolgere!” ha scritto, con parte del suo messaggio in maiuscolo.
Nel suo messaggio, il presidente americano, a Parigi per presenziare alla cerimonia di riapertura di Notre Dame, fa la propria analisi della situazione. “I combattenti dell’opposizione in Siria, con una mossa senza precedenti, hanno preso completamente numerose città, in un’offensiva altamente coordinata, e ora si trovano alla periferia di Damasco, ovviamente preparandosi a fare un passo molto grande verso l’eliminazione di Assad”, scrive , prima di commentare la posizione della Siria e cogliere l’occasione per attaccare Barack Obama, il predecessore di Trump nel suo primo mandato.
“La Russia, poiché è così impegnata in Ucraina, e con la perdita di oltre 600.000 soldati, sembra incapace di fermare questa marcia letterale attraverso la Siria, un paese che ha protetto per anni. È qui che l’ex presidente Obama si è rifiutato di onorare il suo impegno di proteggere la linea rossa nella sabbia e si è scatenato l’inferno, con l’intervento della Russia. Ma ora, come forse lo stesso Assad, vengono costretti ad andarsene, e potrebbe effettivamente essere la cosa migliore che possa capitare loro. La Siria non ha mai apportato grandi benefici alla Russia, oltre a far sembrare Obama davvero stupido”, scrive.
Intanto l’attuale segretario di Stato, Antony Blinken, ha parlato oggi con il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, dell’evoluzione della situazione in Siria. Blinken ha sottolineato l’importanza di proteggere i civili, compresi i membri dei gruppi minoritari, in tutta la Siria, ha affermato il Dipartimento di Stato. Il segretario ha parlato della necessità di una soluzione politica al conflitto, coerente con la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell’ONU.