Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale esorta Netanyahu a fermare il possibile accordo di cessate il fuoco con Hezbollah
Lunedì il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, l’estrema destra Itamar Ben Gvir, ha esortato il primo ministro Benjamin Netanyahu a fermare un possibile accordo di cessate il fuoco con Hezbollah.
“Proprio adesso, che Hezbollah è sconfitto e desidera un cessate il fuoco, è vietato fermarsi. Come ho già avvertito a Gaza, avverto anche adesso: signor Primo Ministro, non è troppo tardi per fermare questo accordo! “Dobbiamo andare avanti fino alla vittoria assoluta!”, scrive il ministro attraverso il social network X (ex Twitter).
Secondo Ben Gvir “è un grosso errore” firmare un patto che fermi gli scontri tra l’esercito israeliano e Hezbollah, che finora hanno provocato migliaia di morti, sfollati e distruzioni.
Il funzionario, noto per la sua ideologia suprematista ebraica e anti-araba, ha insistito sul fatto che Israele “perderà un’opportunità storica per sradicare Hezbollah” se deciderà di fermare la sua offensiva in questo momento. “Capisco tutti i limiti e le ragioni, ma è pur sempre un errore grave. Dobbiamo ascoltare i comandanti che combattono sul campo, ascoltare i capi delle autorità”, aggiunge.
Le sue dichiarazioni arrivano nonostante le crescenti pressioni internazionali a favore di una tregua, dopo più di due mesi di intensi scontri. Ben Gvir aveva anche assicurato il 4 settembre che sarebbe intervenuto in ogni possibile accordo di cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza.
Nelle ultime ore, Hezbollah ha intensificato il lancio di razzi contro Israele, lanciando domenica più di 350 proiettili, inclusi missili e droni. Questi attacchi hanno colpito non solo il nord, ma anche il centro del Paese, dove le sirene hanno suonato ripetutamente per tutta la giornata e diverse persone sono rimaste ferite. (Efe)