Condannati per l’omicidio di Isabella, Alexandre Nardoni e Anna Carolina Jatobá trascorreranno il Capodanno a Guarujá
La figlia di cinque anni di Nardoni fu gettata dal sesto piano dell’edificio dove viveva suo padre, nel nord di San Paolo, nel 2008; dalle indagini è emerso che Isabella è stata aggredita, soffocata e asfissiata dalla matrigna
Alessandro Nardoni e Anna Carolina Jatobá, condannata per la morte della bambina Isabella Nardoni, cinque anni, trascorrerà la notte di Capodanno in un condominio esclusivo a Guarujá, sulla costa di San Paolo. I due stanno scontando pene aperte e hanno ottenuto l’autorizzazione del tribunale per festeggiare il Capodanno con le rispettive famiglie.
Alexandre Nardoni è stato giudicato colpevole dell’omicidio di sua figlia nel 2008 e condannato a 30 anni di carcere. La sua allora moglie, Anna Carolina JatobaAnche , la matrigna di Isabella, è stata giudicata colpevole del crimine e ha ricevuto una condanna a 26 anni.
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Difesa
La difesa di Nardoni ha chiesto il permesso di poter trascorrere le vacanze con la famiglia e i due figli, nella villa paterna, sulla spiaggia di Mar Casado, e ha sostenuto che la convivenza consentirebbe «di ristabilire un rapporto più stretto con i figli, cresciuti senza la presenza del padre.” Gli avvocati hanno affermato nella petizione che la richiesta era conforme a uno degli obiettivi stabiliti nella legge sull’esecuzione penale, che prevede la risocializzazione dei condannati.
Il giudice Gabriela Marques da Silva Bertoli ha accolto la richiesta, consentendo gli spostamenti dal 23 dicembre 2024 al 3 febbraio 2025. L’autorizzazione prevede però delle restrizioni: Nardoni deve restare a casa dalle 20 alle 6 ed evitare luoghi non compatibili con il tuo regime.
Anna Carolina Jatobá è stata promossa al regime aperto nel giugno 2023, dopo aver scontato 15 anni di carcere. Anche Nardoni ha ottenuto la stessa progressione nel maggio 2024, dopo 16 anni di reclusione. Da quando è stato rilasciato, Nardoni ha avviato una Micro Company Individuale e ha annunciato che agirà come promotore della vendita di appartamenti. Anna ha iniziato a vivere nell’appartamento del padre di Alexandre a San Paolo dopo essere uscita di prigione.
Ricorda il caso
Isabella Nardoni fu gettata dal sesto piano del palazzo dove viveva suo padre, nella zona nord di San Paolo, nel 2008, quando aveva appena cinque anni. Dalle indagini è emerso che Isabella è stata aggredita, soffocata e soffocata dalla matrigna. Alexandre avrebbe tagliato la rete di protezione della finestra e gettato a terra la ragazza, che è morta dopo la caduta.
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI e Estadão Conteúdo
Pubblicato da Carol Santos