Con due veti Lula sancisce nuove regole per il Beneficio del Pagamento Continuativo
Il Presidente ha escluso la necessità di dimostrare una disabilità moderata o grave per concedere il beneficio e ha respinto le modifiche al meccanismo della Bolsa Família che si occupava del reinserimento dei beneficiari
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ha approvato un disegno di legge che modifica le linee guida per il beneficio del pagamento continuo (BPC), anche se ha posto il veto su due punti importanti. Uno dei veti elimina l’obbligo di dimostrare una disabilità moderata o grave per concedere il beneficio, una decisione che il governo giustifica come un modo per evitare l’incertezza giuridica. L’altro veto riguarda la modifica del meccanismo della Bolsa Família che si occupava del rientro dei beneficiari.
Con l’approvazione delle nuove regole, il Ministero delle Finanze ha annunciato che le modifiche dovrebbero comportare una riduzione dell’impatto economico, stimando un costo di 69,8 miliardi di R$ tra il 2025 e il 2026, che rappresenta una riduzione di 2,1 miliardi di R$ rispetto al precedente calcolo. Questo cambiamento è visto come un modo per ottimizzare la spesa pubblica legata al beneficio.
Il BPC, che attualmente offre un importo equivalente a un salario minimo (R$ 1.412), è rivolto agli anziani di età pari o superiore a 65 anni e alle persone con disabilità che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica. Sebbene la proposta iniziale del governo mirasse a inasprire le condizioni di accesso al beneficio, il testo approvato dal Congresso ha reso le regole più flessibili.
Attualmente hanno diritto alla BPC coloro che hanno una disabilità di qualsiasi grado, così come gli anziani il cui reddito familiare mensile pro capite è pari o inferiore a un quarto del salario minimo. Il calcolo del reddito familiare tiene conto di diverse fonti di reddito, ma esclude la retribuzione di stagisti e apprendisti, nonché gli importi percepiti da Bolsa Família.
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Le nuove linee guida approvate dal Congresso prevedono l’obbligo di presentare la Classificazione internazionale delle malattie (ICD) per dimostrare l’invalidità, oltre a non considerare il reddito del coniuge nella valutazione del diritto alla prestazione. È stato inoltre stabilito l’obbligo di aggiornamento delle registrazioni scadute da più di 24 mesi, garantendo che il rilascio del BPC continui a dipendere dall’accertamento della disabilità, mantenendo l’ampia definizione prevista dalla normativa vigente.
Pubblicato da Felipe Dantas
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale