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Comprendere le modifiche alle regole pensionistiche dell’INSS dal 2025


Dal 1° gennaio verranno apportate modifiche all’età minima e al punteggio richiesti per la pensione, applicabili solo a coloro che hanno contribuito prima del 13 novembre 2019

Lavoratori che hanno iniziato a contribuire al INS prima della riforma pensionistica e hanno intenzione di andare in pensione nel 2025 dovrebbero essere consapevoli dei cambiamenti nelle regole. Dal 1° gennaio ci saranno modifiche all’età minima e al punteggio richiesto per la pensione, applicabili solo a chi ha contribuito prima del 13 novembre 2019. Per l’anno 2025 l’età minima richiesta sarà di 59 anni per le donne e 64 anni per gli uomini. Questa età aumenterà di sei mesi all’anno fino a raggiungere i 65 anni per gli uomini e i 62 anni per le donne, con obiettivi da raggiungere rispettivamente nel 2027 e nel 2031. Inoltre, le donne dovranno dimostrare 30 anni di contributi, mentre gli uomini dovranno avere 35 anni.

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Anche il punteggio, che è la somma di età e tempo di contribuzione, subirà aggiustamenti nel 2025. Le donne dovranno raggiungere 92 punti, mentre gli uomini dovranno raggiungere 102 punti. Dal 2026, questo punteggio minimo aumenterà di un punto all’anno, fino a raggiungere 100 punti per le donne e 105 per gli uomini nel 2033. Le regole di transizione rimarranno invariate nel 2025, mantenendo l’età minima di 62 anni per le donne e 65 per gli uomini, in oltre a richiedere un minimo di 15 anni di contribuzione. Anche per gli insegnanti varranno le nuove prescrizioni, con il punteggio che salirà a 100 punti per le donne e 105 punti per gli uomini, e l’età minima di 54 anni per le donne e 59 anni per gli uomini.

Il calcolo delle prestazioni pensionistiche ora tiene conto di tutti gli stipendi contributivi dal luglio 1994. L’importo della pensione sarà pari al 60% dello stipendio medio, con un ulteriore 2% per ogni anno che supera i 15 anni di contribuzione per le donne e 20 anni per gli uomini . Nel 2024, il tetto dell’INSS è pari a 7.786,02 R$, mentre il salario minimo è il salario minimo, che corrisponde a 1.412 R$. I lavoratori hanno la possibilità di simulare il tempo rimanente fino al pensionamento attraverso il sito o l’applicazione Meu INSS. È importante però evidenziare che questa simulazione non garantisce il diritto alla pensione. Pertanto, è opportuno che i contribuenti controllino che i dati presenti nel Registro nazionale delle informazioni sociali (Cnis) siano aggiornati e corretti.

Pubblicato da Sarah Paula

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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