La riservatezza delle indagini Polizia federale che ha incriminato l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) e altri 36 alleati per un presunto complotto di colpo di stato nel 2022 è stato rovesciato, questo martedì (26), dal ministro Alessandro di MoraesFare STF (Supremo Tribunale Federale).
Con ciò sono state rese pubbliche le 884 pagine del rapporto finale dell’inchiesta. Di seguito, si spiega in otto punti il ruolo che avrebbe avuto l’ex presidente, secondo le conclusioni del PF. Il rapporto verrà ora analizzato da PGR (Procura Generale), che deciderà se sporgere denuncia o meno.
1. “Pianificato, agito e avuto il controllo direttamente” degli atti che avrebbero portato al colpo di stato, che non fu consumato a causa di “circostanze indipendenti dalla sua volontà”, inclusa la resistenza dei comandanti dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare
2. Diffondere la falsa narrativa della vulnerabilità del sistema elettorale almeno dal 2019, per cementare l’idea di frode elettorale tra la popolazione: ha chiesto che i ministri difendessero questo discorso in una riunione il 5 luglio 2022 e, attraverso il PL, ha chiesto la verifica della i risultati delle urne dopo il secondo turno
3. Aveva piena conoscenza del piano “Punhal Verde Amarelo”, per uccidere Lula, Geraldo Alckmin e Moraes: ha ricevuto Mário Fernandes al Palácio da Alvorada il 9 novembre 2022, dopo aver stampato per la prima volta il piano. Era a palazzo anche il 6 dicembre 2022, quando il colonnello fece una seconda impressione e inviò messaggi all’allora aiutante di campo Mauro Cid, “evidenziando l’aggiustamento delle azioni”
4. Ha contribuito alla preparazione del progetto di decreto che impedirebbe al governo eletto di entrare in carica, stabilire lo stato di difesa e creare la Commissione per la Regolarità Elettorale per invertire il risultato elettorale
5. Convocato i comandanti IL Forze armate al Palácio da Alvorada il 7 dicembre 2022, dopo aver apportato personalmente modifiche alla bozza, per presentare il testo e fare pressione affinché aderissero al piano, ma solo l’allora comandante della Marina, Almir Ganier, acconsentì
6.Dcompletato la preparazione anche dalla “Lettera al comandante dell’esercito degli alti ufficiali in attività dell’esercito brasiliano”, discussa il 28 novembre 2022, per esercitare pressioni sul comandante dell’esercito, secondo i messaggi e le testimonianze di Mauro Cid e Sérgio Cavaliere
7. Di fronte al rifiutoincontrato il 9 dicembre con il generale Estevam Theófilo, comandante del Comando delle Operazioni Terrestri dell’Esercito (Coter), che ha accettato di portare a termine le azioni se Bolsonaro avesse firmato il decreto
8. Ho parlato con i sostenitori quel pomeriggio, rompendo il silenzio di 40 giorni dopo la vittoria di Lula: “In più occasioni nel suo discorso, ha collegato un’azione che i militari avrebbero dovuto intraprendere per soddisfare i desideri dei suoi seguaci”, dice il PF
BOLSONARO CRITICA LE CONCLUSIONI DEL PF
L’ex presidente ha negato di aver guidato il complotto per un colpo di stato, anche se ha già detto che la dichiarazione dello stato d’assedio sarebbe stata studiata alla fine del suo governo, nel 2022.
“Tutte le forze armate devono essere coinvolte, altrimenti non ci sarà nessun colpo di stato. Nessuno effettuerà un colpo di stato con un generale in pensione e una mezza dozzina di altri ufficiali. Quello che dicono è assurdo”, ha detto Bolsonaro lunedì ( 25).