Come identificare un serial killer? La storia del “maniaco di Packer” in un documentario
Il documentario “Fear” utilizza filmati d’archivio e riprese della serie televisiva “The Nest Breaker”, integrati da interviste agli attori Andrius Bialobžeskis (nel ruolo di K.Jonaitis) e Saule Sakalauskaite (nel ruolo di una delle vittime), al regista Raimundas Banionis e ai giornalisti Egidijus Knispelis e Laima Lavaste, che hanno avuto un’intervista dal vivo con K.Jonietis.
Un ex investigatore dell’ufficio del procuratore, autore di un libro su K. Pavel Borkovskij, autore di un libro di memorie su Jonaitis, e il professor Eugenijus Laurinaitis, psicoterapeuta, parlano del suo incomprensibile desiderio di uccidere.
Il Prof. Nerijus Milerius, filosofo dell’estetica e della cultura cinematografica, parla del dramma del crimine, degli psicopatici e dei motivi del loro comportamento, e del dualismo della personalità; Vytautas Grigaravičius, ex Commissario Generale, parla apertamente dell’atmosfera dell’epoca e delle azioni delle forze dell’ordine.
“Lo spettatore è pienamente coinvolto negli eventi dell’epoca, gli attori della serie sembrano “identificarsi” con i personaggi. A tal fine, viene rappresentata l’implicita dualità della personalità dell’assassino. Le emozioni dell’attrice sulla scena dell’omicidio delle ragazze.
Le vittime e i loro spiriti, come se osservassero tutto dall’alto. Questa è la metafora del film. Un film che vuole ricordare ai nostri contemporanei quello che è successo all’epoca, e mostrare ai giovani che il male può vivere proprio accanto a noi. Perché le persone siano vigili e si proteggano a vicenda.
Il film si intitola “Paura”, che all’epoca era una paura che attanagliava tutto il Paese, l’orrore delle vittime e la paura di affrontare la morte.
La paura dell’assassino e il desiderio di non farsi prendere”. – Gintas Zajankauskas, regista e sceneggiatore, rivela i retroscena della creazione del film e l’origine del suo titolo.
“Creare un’opera che tratta di crimini reali, e in particolare di serial killer, è un mezzo intrigante e allo stesso tempo molto delicato. I fatti devono essere rivelati in modo accurato e dettagliato, senza feticizzarli. Bisogna cercare di capire la personalità dell’assassino senza romanzarla.
Un altro compito altrettanto importante è quello di riflettere sull’epoca in cui gli eventi hanno avuto luogo e di trarre conclusioni su come la società possa ridurre al minimo il rischio di eventi simili.
In questo documentario, siamo stati in grado di raccogliere le testimonianze autentiche delle persone che erano vicine all’evento e di riviverle in un contesto contemporaneo, con l’aiuto degli attori che hanno recitato nella serie artistica “The Slot Breaker””. – Ignas Grinevičius, uno dei produttori e sceneggiatori, parla delle sfide della creazione.
Il documentario ricostruttivo “Fear” – dal 29 ottobre. TV “Go3”.