Civil House vince la “controversia” con il Tesoro sull’annuncio dell’esenzione dall’imposta sul reddito
La Camera Civile è uscita vittoriosa da una “disputa interna” con il Ministero delle Finanze sull’annuncio della modifica dell’esenzione dall’imposta sul reddito prevista per il 2026. Il ministro Fernando Haddad ha difeso che l’annuncio sarebbe stato fatto solo nella seconda metà del 2025, ma il La decisione finale è caduta a favore della Casa Civile. L’indagine è dell’analista della CNN Renata Varandas.
La lotta tra i ministeri si è verificata nel contesto del pacchetto di tagli alla spesa preparato dal team economico. Haddad ha sostenuto che l’annuncio di un’esenzione fiscale insieme a misure di contenimento delle spese potrebbe indebolire il messaggio di austerità per il mercato finanziario.
Strategia di comunicazione
La Camera Civile, dal canto suo, ha valutato che fosse necessario bilanciare le notizie negative sui tagli alla spesa con un annuncio positivo per la popolazione. L’esenzione dall’imposta sul reddito per coloro che guadagnano fino a cinquemila reais al mese era una promessa elettorale del presidente Lula, e la sua divulgazione era ora vista come un modo per mitigare l’impatto delle misure di austerità.
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT), che secondo le fonti aveva deciso l’annuncio due settimane fa, ha mantenuto la sua posizione nonostante i tentativi dell’ultimo minuto del ministro Haddad di rinviare la comunicazione. La decisione finale riflette il mantra del presidente che “governa per la popolazione, non per il mercato”.
Impatto non di mercato
La strategia adottata, tuttavia, non è passata inosservata al mercato finanziario. Immediata è stata la reazione negativa, con un forte rialzo del dollaro, proprio lo scenario che Haddad cercava di evitare proponendo di rinviare l’annuncio dell’esenzione.
L’episodio evidenzia le tensioni interne al governo nella conduzione della politica economica e di comunicazione. Mentre il team economico cerca di segnalare l’impegno per l’aggiustamento fiscale, l’ala politica dà priorità alle misure che suscitano interesse popolare, soprattutto considerando l’orizzonte elettorale del 2026, quando entrerà in vigore la nuova fascia di esenzione.