Le piante legate al Natale sembrano avere qualche attributo rosso, in abbinamento ai cappelli bianchi e rossi di Babbo Natale. Così è con le belle foglie trasformate, le brattee, della stella di Natale (L’Euforbia più bella). Succede anche all’agrifoglio (Ilex aquifolium) e i suggestivi frutti rossi che compaiono tra le sue foglie molto attraenti, dai toni verdi verniciati e lucenti; I suoi rami, o anche l’intera pianta, vengono venduti nei mercati e nei vivai in questo periodo. Ma poiché i colori variano a seconda dei gusti, puoi tentare un’altra specie rappresentativa del periodo natalizio per prestare il suo vermiglio e altre tonalità molto calde all’esterno della casa, che sia sul davanzale di una finestra, su un balcone o in giardino. Il prescelto sarà il ciclamino o la viola persiana (Ciclamino alla pesca), così chiamata per la sua origine, che tende verso quelle terre. In realtà i confini che ospitano questa meraviglia vegetale sono soprattutto quelli del Mediterraneo orientale e delle zone circostanti, come la fascia compresa tra Grecia, Turchia, Giordania e Palestina. Un altro dei nomi storici datigli in Spagna nel XIX secolo è artanite proveniente dalla Persia, come riportato nella rivista scientifica Bouteloua.
Il ciclamino fiorisce in questi mesi invernali, e lo fa nella gamma del rossastro, del rosa e del biancastro. Il bello e lo strano si stringono la mano nei suoi fiori, con i suoi petali acconciature all’indietro. Rivelano così i loro organi sessuali che guardano verso le foglie della pianta, come se si offrissero a un qualunque insetto che voli basso in volo radente. A volte questi fiori hanno un profumo leggero, soprattutto quelli bianchi, anche se questo aroma non è uno dei loro attributi più notevoli.
Anche le foglie del ciclamino hanno un’estetica molto pittoresca, sia per la loro forma a cuore che per i motivi di colore verde più chiaro, addirittura argentato, che le decorano. Ogni cultivar di questa pianta, infatti, solitamente presenta un design diverso, il che aumenta la variabilità estetica dell’argento. La sua diversità si riscontra anche nella misura, con ciclamini di diverse dimensioni, a partire da quelli in miniatura o mini, con foglie e fiori molto piccoli, a quelli con fiori più grandi.
La sua stagione di fioritura è molto lunga, dura per mesi, rendendolo un complemento perfetto per la fioriera, regalando così gioia mentre si mangia il torrone in casa. Un’azione che può favorire questa fioritura è tagliare il gambo, il peduncolo, che sostiene ogni fiore una volta caduti i petali. In questo modo si impedirà alla pianta di destinare energie alla produzione dei suoi frutti, che hanno la particolarità di autoseminarsi, come fanno quelli delle bellissime cimbalaria (Piatti da muro).
Questo metodo riproduttivo ha a che fare con la luce, poiché, una volta fecondato il fiore, il frutto si immerge tra le foglie della pianta, fuggendo la luce più intensa e cercando l’oscurità. In questo processo di allungamento del peduncolo verso l’ombra, il frutto progressivamente ingrassa, fino a diventare un piccolo globo delle dimensioni di un bel pisello. Una volta maturo, già a livello del suolo, aprirà le valvole per far cadere i semi. C’è da dire che queste hanno il dono di una buona germinazione, poiché molte diventeranno piantine di ciclamini non appena verranno curate. Ecco perché non fa male che, se procedi a tagliare i fiori fecondati per evitare la fruttificazione, ne lasci almeno alcuni per vedere questo processo magico e poi avere i semi. Questi possono essere sepolti in altri vasi, e attendere che il tempo e la natura facciano il miracolo della riproduzione. È vero che le nuove piante di ciclamino impiegheranno qualche anno per fiorire e bisognerà avere pazienza, ma è in questo che consiste il giardinaggio più intimo e bello.
Un altro segreto di questa pianta invernale e natalizia è sottoterra. Lì, un tubero è la grande fonte di acqua e di riserve nutritive per il ciclamino, cosa logica se si pensa a cosa succede dove cresce. Passate le piogge primaverili, a poco a poco subentra la siccità e il caldo, sottoponendo al disseccamento più estremo le piante, che non avranno più acqua se non dopo pochi mesi. Per questo motivo il ciclamino si immerge nella sua particolare patata, assorbendo l’acqua e le sostanze nutritive in questo organo di riserva, per poi chiuderne la porta dall’interno. Nessun germoglio fogliare emergerà più finché non arriveranno tempi migliori. Tuttavia, in un vaso che continua ad essere annaffiato perché ha più piante, a volte può mantenere alcune foglie durante l’estate iberica, ma non saranno così lucide come quelle generate durante il periodo della fioritura.
Per prendersi cura di un ciclamino in casa, la prima cosa che bisogna avere ben chiaro è che si tratta di una pianta che viene coltivata all’aperto, perché ama il freddo, che non lo fa minimamente tremare. Se avete un po’ di sole al mattino o alla sera sarete contenti, ma non è neanche strettamente necessario. Per questo motivo è perfetta una finestra esposta a nord o ad est. Quando lo annaffiamo, dobbiamo evitare di bagnare i suoi fiori affinché durino più a lungo. Questa irrigazione dovrà mantenere sempre un livello di umidità nel substrato, che sarà molto poroso, con materiali possibilmente a grana grossa, come fibra di cocco e sabbia di fiume. Pertanto, il ciclamino avrà un’aerazione maggiore a livello delle radici e del tubero, che tende a marcire se coltivato in un substrato che trattiene molto acqua. Ci sono coltivatori che ne utilizzano direttamente uno specifico per cactus, per migliorare il drenaggio. Infine, come ogni pianta molto fiorifera, beneficerà di un concime organico ricco di fosforo e potassio, e povero di azoto, per favorire una crescita forte.
Questo Natale, ricevere un ciclamino può essere un bellissimo regalo per sé stessi o un dettaglio perfetto quando si desidera intrattenere i propri cari. I suoi fiori, la sua bellezza, la sua semplicità adorneranno quest’anno e il prossimo.