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“Che gioia vedere Zuck venire dalla nostra parte”, dice Bolsonaro parlando dell’amministratore delegato di Meta


L’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ha celebrato questo mercoledì (22) l’annuncio del CEO di Meta, Mark Zuckerberg, sul cambiamento del sistema di verifica dei fatti effettuato da terzi, che verrà ufficialmente interrotto negli Stati Uniti.

“Che gioia vedere Zuck, non è mio amico, non che non gli abbia parlato, ma che gioia vedere Zuckerberg venire dalla nostra parte, andare dalla parte di Elon Musk, tra gli altri”, ha detto l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) questo mercoledì (22).

Il 7 gennaio l’azienda ha annunciato nuove linee guida per garantire maggiore “libertà di espressione” sui social network. Le nuove misure sono state celebrate dai politici di destra.

Zuckerberg ha pubblicato un video, annunciando che la modifica serve a evitare scenari sfavorevoli e a ridurre il numero di pubblicazioni e profili di persone che sono state accidentalmente rimosse a causa del servizio di fact-checking. L’amministratore delegato ha dichiarato che la società collaborerà con l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“È tempo di tornare alle nostre radici legate alla libertà di espressione. Stiamo sostituendo i fact checker con [recurso] note della community, semplificando le nostre politiche e concentrandoci sulla riduzione degli errori”, ha affermato Zuckerberg.

Il governo brasiliano ha messo in dubbio le nuove misure

I cambiamenti in Meta, responsabile di Instagram, Threads, Facebook e WhatsApp, hanno generato grandi ripercussioni in Brasile. La Procura Generale (AGU) ha chiesto spiegazioni sugli effetti nel Paese della cessazione del programma di fact-checking della società, sui social media, negli Stati Uniti.

L’istituzione ha affermato che la decisione di Meta potrebbe portare “conseguenze dannose” e che le grandi tecnologie dovrebbero “assumersi le proprie responsabilità riguardo all’integrità dell’ambiente informativo”, oltre ad adottare misure per mitigare i danni che i prodotti potrebbero causare agli utenti.

In risposta, Meta ha riferito che, per ora, chiuderà il programma indipendente di Fact Checking solo negli Stati Uniti. In Brasile, invece, al momento resterà attivo il fact-checking effettuato dall’azienda.

L’AGU ha inoltre precisato che le informazioni fornite da Meta suscitano “grave preoccupazione” e contraddicono anche le affermazioni rese dalla società in recenti dichiarazioni rese durante la discussione sul Marco Civil da Internet, nell’ambito di casi in corso di giudizio presso la Corte Suprema Federale ( STF).

“In tali manifestazioni, i rappresentanti delle aziende hanno assicurato che le politiche di governance dei contenuti allora erano sufficienti a proteggere i diritti fondamentali degli utenti”, si legge nella nota.



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Luca

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