La riformulazione è stata una risposta alla determinazione del Ministro Flávio Dino; Ora è possibile accedere ad informazioni più dettagliate, come consultare gli accordi che ricevono i trasferimenti e consultare i documenti relativi alle spese
Il controllore generale dell’Unione (CGU) ha annunciato questo lunedì (18), una serie di modifiche al Transparency Portal, la piattaforma ufficiale destinata a rendere pubblica la spesa pubblica del governo federale. La principale innovazione è l’implementazione di nuove risorse che ampliano la capacità di monitorare il trasferimento degli emendamenti parlamentari. La riformulazione è stata una risposta alla determinazione del ministro Flavio Dinodel Tribunale federale (STF), che, nell’ambito dei processi relativi all’incostituzionalità di modifiche al “bilancio segreto”, ha disposto che le risorse abbiano un maggior grado di tracciabilità.
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Con gli aggiornamenti è ora possibile accedere più dettagliatamente alle informazioni sulle modifiche, come consultare le convenzioni che ricevono i trasferimenti, verificare quali beneficiari hanno ricevuto le modifiche e persino consultare i documenti relativi alle spese. Inoltre, sono stati creati filtri di ricerca che permettono di tracciare le modifiche per regione e per tipologia di risorsa, facilitando il controllo sociale su queste spese.
Vinícius Marques de Carvalhoministro della CGU, ha sottolineato che tutte le misure di trasparenza richieste dalla STF sono state rispettate dal Controllore. “Il Portale della Trasparenza è una conquista importante per la società brasiliana e compie 20 anni”, ha affermato. Oltre ad aggiornare il portale, Flávio Dino ha ordinato alla CGU di effettuare degli audit per valutare l’efficacia ed i rischi connessi alle modifiche.
Il Ministero effettuerà inoltre un’ispezione in 20 comuni che hanno ricevuto trasferimenti dalle commissioni, oltre ad esaminare i trasferimenti effettuati alle organizzazioni non governative (ONG). Questo movimento fa seguito alla decisione della STF, nel dicembre 2022, che ha dichiarato incostituzionali gli emendamenti RP 8 e RP 9 (tipi di emendamenti del relatore, soprannominati “bilancio segreto”).
Dopo questa decisione, il Congresso Nazionale ha approvato una risoluzione che ha modificato le regole di distribuzione delle risorse attraverso emendamenti del relatore, adeguandosi alle determinazioni della Corte. Tuttavia, il PSOL, il partito che ha messo in dubbio la costituzionalità degli emendamenti, ha affermato che il cambiamento non è ancora stato completamente attuato.
Dopo il pensionamento del ministro Rosa Weberche era il relatore originale del caso, il ministro Flávio Dino ha assunto la guida dei lavori. Nell’agosto di quest’anno ha deciso di sospendere gli storni di emendamenti e ha chiesto la tracciabilità delle risorse, oltre ad ordinare un controllo degli storni effettuati dai parlamentari attraverso il bilancio segreto.
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Pubblicato da Fernando Dias