Carter ha portato la convinzione su un terreno intriso di pragmatismo – 31/12/2024 – Bruno Boghossian
Nel febbraio 1976, generale Ernesto Geisel ha ricevuto Enrico Kissinger. Il presidente brasiliano ha dichiarato al Segretario di Stato americano di sentirsi a disagio per ciò che si dice del Brasile negli Stati Uniti: “La nostra immagine è un’immagine del dittatura e violenza. Ciò non corrisponde alla realtà del Brasile moderno.”
La dittatura non ebbe problemi con il governo del repubblicano Gerald Ford, che seguiva una dottrina che trattava il regime come un alleato contro il comunismo. Nella conversazione, Kissinger ha detto a Geisel che le questioni interne sono una preoccupazione per il Brasile, nel segno che gli americani non creeranno tensioni per le violazioni dei diritti umani.
Il segretario si è anche detto convinto che Ford sarà rieletto. Geisel acconsentì, mostrando un certo sollievo. Avevano torto entrambi. Nove mesi dopo, il democratico Jimmy Carter vinse la corsa per la Casa Bianca. Negli anni successivi, la presidenza americana inizierà a disturbare le dittature della regione.
Carter si dedicò alla diplomazia convinzioni che si ruppero con un eccesso di pragmatismo da Guerra Fredda. Prima delle elezioni, in un’intervista alla rivista Playboy, ha citato la dittatura brasiliana e ha affermato che il governo americano non dovrebbe rinunciare ai principi morali “in cambio di vantaggi temporanei”. Nel suo discorso di insediamento, ha affermato che il Paese non può restare indifferente alle violazioni dei diritti umani in altri Paesi.
Il messaggio è stato consegnato anche a mano. Nel 1977, secondo un rapporto di Elio Gaspari, la First Lady Rosalynn Carter portò a Geisel la difesa della democrazia e indicò l’epoca in cui gli Stati Uniti appoggiavano “senza restrizioni” qualsiasi regime anticomunista, “non importa quanto repressivo fosse. “
L’anno successivo, lo stesso Jimmy Carter evitò la questione in una conversazione con Geisel, ma in seguito incontrò oppositori che denunciarono arresti arbitrari e torture, come Dom Paulo Evaristo Arns.
Carter perse le elezioni del 1980. Lasciò il potere con la grazia di pochi perdenti e si costruì una carriera come ex presidente, mantenendo la sua convinzione nella difesa della democrazia, della pace e dei diritti umani. Morto di domenica (29)a 100 anni.
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