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Campazzo guida un grande Madrid contro la capolista Eurolega | Pallacanestro | Sport



La magia di Facundo Campazzo sconvolge la leader dell’Eurolega, il Monaco, nel WiZink (94-72). Il playmaker argentino ha fatto coppia con Usman Garuba per completare un magnifico primo tempo che ha riportato le sensazioni ad un Real Madrid che non aveva del tutto ritrovato se stesso. Ma questa volta si sono divertiti a giocare a una velocità stratosferica per disalberare i monegaschi.

La regia di Campazzo e i suoi incredibili assist da dietro o sotto le gambe, hanno infiammato la squadra bianconera che aveva tutti gli ingranaggi in funzione, con Musa e Deck trasformati in battipalo. All’intervallo la differenza era già di 18 punti (53-35), ma la cosa più bella è stata l’allegria con cui ha giocato la squadra di Chus Mateo.

Il secondo tempo ha confermato quanto accaduto nel primo. Il Real Madrid non ha perso freschezza e il Monaco non sapeva dove si stava muovendo. Mike James, Jordan Loyd e la loro squadra hanno giocato senza anima contro una squadra che è arrivata alla fine del terzo quarto con 30 punti di differenza (77-47).

L’ultimo parziale è stato lasciato come inventario. Con Campazzo in panchina, soddisfatto del dovere compiuto, l’intensità del Real Madrid cala di un punto e il Monaco cerca di mascherare il risultato, anche se l’inerzia dell’intera partita non permette alla reazione di andare molto oltre.

Baskonia battuto ad Atene (104-69)

Baskonia ha ricevuto una sconfitta assoluta (104-69) all’Oaka. Gli è stato regalato dal Panathinaikos, che giocava con i Vitoriani come se fossero bambini, o dall’esercito di Pancho Villa che organizzava una festa per celebrare la presa del Chihuahua. Nemmeno il clamoroso infortunio di Mathias Lessort, che si è rotto una caviglia e ha lasciato congelato il caldo padiglione ateniese, ha distratto i greci, perché Hernangómez ha continuato a segnare triple tra le lacrime e Sloukas, che si è nascosto la testa tra le mani, ha continuato a guidare la sua squadra con la quella facilità che è mancata ad uno stupito Baskonia nel primo quarto.

Fu in quel periodo che venne forgiato il disastro vittoriano. Kendrick Nunn inizia a segnare per i suoi con la stessa regolarità con cui il Baskonia perde palloni, e il baratro si apre ai piedi degli uomini di Pablo Laso, finché i primi dieci minuti si chiudono sul 33-12. Nonostante la partita fosse equilibrata nel secondo set, il dado era già tratto. La distanza all’intervallo diminuisce (53-35), ma non la sensazione che il Baskonia fosse una squadra debole di fronte a uno scoglio. Nemmeno l’infortunio di Lesssort ha fermato i locali, che hanno continuato la loro prestazione fino a superare i cento punti contro un rivale molto scarso.



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Luca

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