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Cade un’organizzazione criminale con sede a Huelva che introduceva hashish e cocaina e utilizzava armi da guerra | Spagna


Huelva, Siviglia, Cadice, Granada e Málaga. La Guardia Civil ha smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga con sede in buona parte dell’Andalusia che operava sia sulle coste della comunità che nei principali porti europei. La banda aveva legami con diversi paesi dell’America Latina e dell’Africa occidentale, da dove introduceva hashish e cocaina via mare in Europa. Fino a 31 membri del gruppo sono stati arrestati, la maggior parte nel territorio di Huelva, nel corso di una doppia operazione di polizia internazionale in cui sono stati sequestrati quasi quattro tonnellate di hashish e 278 chili di cocaina, oltre ad armi da guerra e più di mezza milioni di euro.

L’indagine è nata quando gli agenti hanno ricevuto informazioni sull’esistenza di una potente organizzazione criminale con sede a Huelva e con collegamenti in altre zone della comunità andalusa, oltre a contatti in Colombia, Panama, Portogallo e paesi del Nord Africa. Importavano cocaina dall’America Latina e hashish dal continente africano. Il lavoro di polizia – diretto dalla Guardia Civile, ma con la collaborazione di agenti di diversi paesi – si è svolto attraverso due linee di lavoro parallele. Da un lato, attaccare l’operazione con la quale sono riusciti a portare la droga in Spagna. D’altro canto, seguire la scia del denaro per mettere fine all’apparato finanziario e logistico. Non è stato facile, perché i narcotrafficanti hanno effettuato fino a sei operazioni per introdurre hashish e cocaina contemporaneamente grazie alla loro capacità di lavorare da “qualsiasi parte del mondo”, come riferisce in un comunicato la Guardia Civil.

A poco a poco gli agenti sono venuti a conoscenza dei mezzi che utilizzavano per trasportare e scaricare la droga. Lo hanno fatto in modi diversi. Sia via mare, in cui sono stati utilizzati container trasportati su navi mercantili, piccole barche a vela e anche navi veloci, come barche e moto d’acqua. Come in aereo, con aerei leggeri da diporto o privati. E operavano sia nei grandi porti d’Europa che sulle coste andaluse e portoghesi, in questo caso con piccole imbarcazioni veloci. Varie di queste modalità di spedizione sono state intervenute nel corso delle indagini fino a quando non sono stati ritrovati 278 chili di cocaina e 3.831 chili di hashish, oltre a 180 piante di marijuana.

Denaro sequestrato dopo l'arresto di un gruppo criminale a Malaga
Denaro sequestrato dopo l’arresto di un gruppo criminale a MalagaGuardia Civil

Alla fine, la Guardia Civil ha deciso di porre fine all’organizzazione il cui nucleo era a Huelva. Grazie ad una vasta operazione – che ha coinvolto più di 300 agenti dispiegati sul posto con il supporto della polizia colombiana e panamense – sono state effettuate fino a 18 iscrizioni e perquisizioni il 18 dicembre nelle città di Moguer, Trigueros, Beas, San Juan del Puerto e Gibraleón, oltre alla capitale stessa. In questa provincia sono stati effettuati 25 arresti quel giorno, mentre gli altri sono avvenuti a Siviglia (2), Cadice (2), Granada (1) e Málaga (1). Tutti i detenuti sono rimasti a disposizione del Comando di Huelva “per effettuare le dichiarazioni pertinenti”, come ha annunciato il giorno successivo il delegato del Governo in Andalusia, Pedro Fernández. Successivamente sono stati assicurati alla giustizia e otto di loro sono stati incarcerati provvisoriamente senza cauzione, come riportato dalla Corte Superiore di Giustizia dell’Andalusia (TSJA). Sono accusati di delitti contro la salute pubblica, appartenenza ad un’organizzazione criminale, detenzione e porto d’armi, deposito di armi da guerra, riciclaggio di denaro, contrabbando, falsificazione di documenti e ricettazione o furto di un autoveicolo.

In totale sono state sequestrate dieci automobili, una moto d’acqua, numerosi dispositivi elettronici e informatici, documentazione relativa al riciclaggio di denaro e all’utilizzo di criptovalute, oltre a mezzo milione di euro in contanti. Inoltre varie armi da guerra e giubbotti antiproiettile. Sono stati bloccati giudizialmente anche 51 conti bancari, cinque immobili, 23 autoveicoli e un’imbarcazione.

Piano di sicurezza speciale

L’operazione rientra nel Piano di sicurezza speciale per Campo de Gibilterra, iniziato nell’estate del 2018 per combattere il traffico di droga nella zona e successivamente estesosi poco a poco a sei province andaluse (tutte tranne Córdoba e Jaén). Secondo i dati del governo, dal suo lancio il programma è servito ad arrestare quasi 29.000 persone, oltre a sequestrare 2.300 tonnellate di droga e poco più di 1.700 imbarcazioni.

La doppia operazione – denominata Linked nella parte di attacco all’operazione ed Ecolinked nella parte destinata a seguire il denaro – è stata realizzata dalla Guardia Civil sotto la direzione del Tribunale d’Istruzione numero 5 di Huelva e il coordinamento della Procura antidroga di Huelva. Inoltre, ha potuto contare sulla collaborazione internazionale della Colombia, di Panama, della Drug Control Administration (DEA) degli Stati Uniti, della National Crime Agency (NCA) del Regno Unito, della Polizia Giudiziaria del Portogallo e dell’OFAST francese, nonché come EUROPOL. Sono state condotte attività operative sul campo anche in Colombia, Guyana, Panama, Francia e Portogallo sulle persone indagate.



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Luca

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