Brito rinuncia alla sua candidatura alla Camera per sostenere Hugo Motta
Il deputato Antonio Brito (PSD-BA) ha annunciato mercoledì (13) il ritiro della sua candidatura alla presidenza della Camera dei Deputati. In una conferenza stampa, accompagnato dai colleghi del partito e dal presidente del PSD Gilberto Kassab, Brito ha rivelato di aver deciso di sostenere il deputato Hugo Motta (Republicanos-PB) nella disputa per la carica.
Secondo Brito, la sua decisione riflette la volontà della maggioranza del collegio PSD, che sostiene Motta, purché venga rispettato il criterio di proporzionalità, con particolare attenzione ai posti vacanti per i banchi più grandi. Secondo l’accordo raggiunto, il partito dovrebbe avere, l’anno prossimo, la presidenza del Comitato misto del Bilancio (OCM), oltre al 3° o 4° Segretariato del Consiglio di amministrazione.
“La panchina ha deciso, su mia proposta, di ritirare la nostra candidatura a sindaco per poter continuare il processo in corso, con gli altri leader della Camera e sostenere Hugo Motta”, ha dichiarato Brito, attuale leader del blocco di partiti formatosi. da MDB, PSD, repubblicani e Podemos, il secondo blocco più grande della Camera.
Con l’uscita di Brito, la corsa a sindaco è ufficialmente tra due candidati: Hugo Motta (Republicanos-PB) e Elmar Nascimento (União-BA).
Nel luglio di quest’anno, Brito è stato identificato come uno dei candidati con il maggiore sostegno da parte dei sostenitori del governo e persino degli alleati dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Tuttavia, la preferenza per Brito è cambiata dopo che PT e PL hanno confermato il loro sostegno a Hugo Motta.
La settimana scorsa Motta ha ottenuto il sostegno di PSDB, Cidadania, PSB e PDT per la sua candidatura. Ora ha il sostegno formale di sedici partiti, oltre al sostegno del presidente Arthur Lira (PP-AL), che ammonta a più di 400 voti, mentre per le elezioni sono necessari 257 voti – la maggioranza assoluta dei 513 deputati.
L’elezione che definirà il nuovo Consiglio di Amministrazione è prevista per l’inizio di febbraio, data ancora da confermare. Oltre all’incarico di presidente, saranno definiti gli occupanti i ruoli di 1° e 2° vicepresidente, e di 1°, 2°, 3° e 4° segretario, che compongono il Consiglio Direttivo della Camera.