Braga Netto è intrappolato in una stanza con aria condizionata e bagno esclusivo
Il generale Walter Braga Netto, che è anche ex ministro del governo Bolsonaro, è imprigionato nel Comando della 1ª Divisione dell’Esercito, a Rio de Janeiro. Nonostante il termine “prigione”, è tenuto in una stanza appartenente al comandante dell’unità. La camera è dotata di armadio, frigobar, televisione, aria condizionata e bagno esclusivo.
Lo Statuto Militare prevede la prerogativa di scontare una pena detentiva o di detenzione solo in un’organizzazione militare della rispettiva Forza il cui comandante abbia la precedenza gerarchica sul detenuto.
In altre parole: Braga Netto, che è un generale a quattro stelle, può essere incarcerato solo dove c’è un soldato di pari grado del capo.
Poiché si tratta di una situazione rara, l’ubicazione della prigione è stata improvvisata, poiché non c’è spazio preparato per ricevere un generale di questo grado. La CNN è in contatto con l’Esercito ed è in attesa di una posizione in merito.
La prigione speciale è un beneficio dei militari prima della sentenza definitiva. Secondo le regole, in questo caso, gli ufficiali sono detenuti in caserma.
Walter Braga Netto è diventato il primo generale dell’esercito a quattro stelle ad essere arrestato in Brasile.
Piano golpista
Arrestato sabato (14) dalla Polizia Federale (PF), è accusato di aver preso parte ad un piano di colpo di stato in seguito ai risultati delle elezioni presidenziali del 2022.
Secondo il PF, fin dall’inizio delle indagini ci sono prove che collocano il generale come coordinatore del tentativo di colpo di stato.
Le prime indagini hanno evidenziato il coinvolgimento dei militari nell’articolazione politica di un tentativo di colpo di stato, compresi i piani e la preparazione dei documenti. Secondo il PF, Braga Netto avrebbe scritto un “manoscritto”, sequestrato dalla scrivania di uno dei consiglieri del generale, nella sede del PL, in cui si leggeva: “Lula non sale sulla rampa”.
Il PF afferma inoltre che Braga Netto ha coordinato i golpisti militari, ha incoraggiato gli attacchi attraverso le milizie digitali e, secondo le ultime rivelazioni, è stato anche identificato come finanziere dopo aver consegnato un sacco di soldi a un “ragazzo nero”.
Inoltre, il generale è sospettato di aver tentato di ottenere dati dal patteggiamento del tenente colonnello Mauro Cid, ex aiutante di campo di Bolsonaro.
La Procura Generale (PGR) ha precisato, in un comunicato, che la detenzione preventiva del generale evita interferenze nelle indagini.
La difesa di Braga Netto nega le accuse. Dice che “si manifesterà in causa dopo aver avuto piena conoscenza dei fatti che hanno dato origine alla decisione emessa. Tuttavia, con la convinzione del rispetto delle dovute procedure legali, avremo l’opportunità di dimostrare che non vi è stato alcun ostacolo o imbarazzo alle indagini”.