Boric segna una tappa diplomatica con la sua visita al Polo Sud: visiterà le stazioni scientifiche e la base Amundsen-Scott
Il presidente cileno Gabriel Boric viaggerà questo giovedì notte al Polo Sud, e fino a sabato, per guidare una spedizione di 36 ore chiamata Operazione Polar Star III. Lo farà insieme ad una delegazione di autorità e scienziati, e il viaggio diventerà la prima visita di un leader latinoamericano in carica nella zona antartica dal settore sudamericano.
L’attività, confermata dal Palacio de La Moneda, promette di essere una pietra miliare diplomatica, scientifica e ambientale per il Cile. Boric aveva già annunciato a luglio che avrebbe effettuato questa visita, all’inizio del 2025, nel territorio inospitale come segno della “vocazione antartica” e per rafforzare che il continente è segnato dalla scienza. Poi, il presidente ha affermato che, come allora il presidente Gabriel González Videla (1946-1952) fu il primo di “una Repubblica, non solo del Cile, a mettere piede sul territorio antartico, questa sarà la prima volta in cui un presidente visita anche il Polo Sud.”
Il percorso sarà scandito dalla visita alla Stazione Polare Scientifica Congiunta Glaciar Unión, situata in un punto intermedio tra la città di Punta Arenas, nella regione di Magallanes, e l’Antartide cilena e il Polo Sud. Successivamente, il presidente cileno e la delegazione arriveranno alla base statunitense Amundsen-Scott, situata in Antartide.
La Moneda ha spiegato, attraverso un comunicato stampa, che l’Operazione Polar Star III mira ad estendere il monitoraggio ambientale delle “concentrazioni di inquinanti naturali e di origine antropica nel continente antartico, con particolare attenzione al nerofumo; e apprendere di persona sia la gestione che gli standard ambientali implementati nella base Amundsen-Scott con l’obiettivo di acquisire conoscenze per il funzionamento delle attuali e future basi antartiche del nostro Paese.
Le attività scientifiche del Cile in questo territorio si sono storicamente concentrate nel settore settentrionale della Penisola Antartica, ma ora intendono espandersi nell’area dei mari Bellinghausen e Weddel, rotta rafforzata con l’incorporazione a luglio della nave rompighiaccio Almirante Óscar Viel , una nave destinata alla ricerca in Antartide relativa agli effetti del cambiamento climatico nelle acque meridionali del mondo.
In passato altre operazioni cilene erano già state effettuate in Antartide, come Skúa I, II, III e IV, Aurora Austral I, Halcón Polar ed Estrella Polar I e II. Solo due leader, la neozelandese Helen Clark (1999-2008) e il norvegese Jens Stoltenberg (2000-2001 e 2005-2013), avevano visitato l’area rispettivamente nel 2007 e nel 2011.
Boric sarà accompagnato dai ministri della Difesa, Maya Fernández; dell’Ambiente, Maisa Rojas; e il sottosegretario agli Esteri, Gloria de la Fuente. Durante l’operazione saranno presenti i comandanti in capo dell’Aeronautica Militare cilena (FACh), il generale dell’aeronautica Hugo Rodríguez; dell’Esercito, generale Javier Iturriaga del Campo; e della Marina, l’ammiraglio Juan Andrés De La Maza, oltre al direttore dell’Istituto Cileno Antartico (INACH), Gino Casassa e agli scienziati dell’istituzione, Ricardo Jaña e Elías Barticevic.
La FACh ha confermato che le condizioni meteo sono idonee per intraprendere il viaggio. In precedenza, hanno svolto corsi di formazione specializzata per gli equipaggi e valutazioni di impatto ambientale, oltre ad altri processi di sicurezza.
