Bolsonaro si dice “perseguitato” dopo l’accusa di tentato colpo di stato e non esclude di cercare l’esilio in un’ambasciata
La polizia federale ha lanciato l’operazione Tempus Veritatis, che ha portato a mandati di perquisizione e sequestro, nonché ad arresti preventivi che hanno coinvolto Bolsonaro e i suoi alleati
L’ex presidente Jair Bolsonaro si è dichiarato, questo giovedì (28), in un’intervista alla UOL, “perseguitato” dopo essere stato incriminato per Polizia federale per un presunto tentativo di colpo di stato, avvenuto dopo le elezioni del 2022. Non ha escluso la possibilità di cercare rifugio in un’ambasciata, affermando che, se avesse avuto qualcosa da temere, sarebbe già in sede. U.S.A. e non sarebbe tornato in Brasile. Recentemente, la polizia federale ha lanciato l’operazione Tempus Veritatis, che ha portato a mandati di perquisizione e sequestro, nonché ad arresti preventivi che hanno coinvolto Bolsonaro e i suoi alleati. Quattro giorni dopo l’operazione, l’ex presidente è stato visto trascorrere due notti presso l’ambasciata ungherese, dove la sua difesa ha affermato che si trovava lì per mantenere i contatti con le autorità locali.
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L’operazione mirava a raccogliere prove su un tentativo di colpo di stato. Il 21 novembre, il PF ha finalizzato un rapporto che raccomandava l’incriminazione di Bolsonaro e di altre 36 persone, tra cui ex ministri. Secondo l’indagine, Bolsonaro era a capo di un’organizzazione criminale che cercava di ribaltare i risultati elettorali, con piena consapevolezza delle sue azioni. La possibilità che Bolsonaro cerchi rifugio in un’ambasciata solleva preoccupazioni sull’applicazione del diritto penale in Brasile. Se si recasse in un’ambasciata, sarebbe protetto dalla giustizia nazionale, il che potrebbe rendere difficile il proseguimento delle indagini.
La legislazione brasiliana prevede la detenzione preventiva per i reati non soggetti a cauzione, in particolare quelli legati ad azioni contro l’ordine costituzionale. La relazione del PF è stata trasmessa alla Procura Generale della Repubblica, che ora valuterà le prove e deciderà se sporgere denuncia formale. In caso di denuncia, spetterà al Tribunale federale analizzare il caso e determinare i passi successivi, sulla base del parere del Pubblico Ministero.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale