Bolsonaro ripudia le esplosioni nel DF e chiede la pacificazione
L’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ha ripudiato gli atti di violenza avvenuti mercoledì notte (13), in Praça dos Três Poderes, a Brasilia, in cui un uomo ha fatto esplodere delle bombe ed è morto davanti al palazzo della Corte Suprema Federale (. STF) a seguito di una delle detonazioni.
Secondo le informazioni fornite alla stampa dalla Polizia Civile del Distretto Federale (PCDF), l’uomo era un fabbro Francisco Wanderley Luiz, di 59 anni. Si è candidato consigliere comunale nel 2020 per il PL a Santa Catarina, ma non è stato eletto. All’epoca Bolsonaro era affiliato al PSL.
“Per la pacificazione. Mi rammarico e ripudio ogni atto di violenza, come il triste episodio di ieri a Praça dos Três Poderes. Pur essendo un fatto isolato, e apparentemente causato da disturbi della salute mentale della persona che, purtroppo, è morta, è un evento che deve indurci a riflettere”, ha scritto Bolsonaro nel suo profilo su X, questo giovedì. (14).
“È giunto il momento che il Brasile coltivi ancora una volta un ambiente adeguato affinché idee diverse possano confrontarsi pacificamente e affinché la forza degli argomenti valga più dell’argomento della forza. La difesa della democrazia e della libertà non avrà successo finché nel nostro Paese non sarà ripristinata la possibilità di dialogo tra tutte le forze della nazione”, ha affermato l’ex presidente in un altro brano.
Per Bolsonaro le istituzioni hanno un “ruolo fondamentale nella costruzione di questo dialogo e di questo ambiente di unità”.
“Faccio appello a tutte le correnti politiche e ai leader delle istituzioni nazionali affinché, in questo momento di tragedia, prendano le misure necessarie per portare avanti la pacificazione nazionale. Chi ne trarrà vantaggio non sarà l’uno o l’altro partito, leader o fazione politica. Sarà il Brasile”, ha concluso.
L’opposizione ripudia il tentativo di associarsi all’1/8
Mercoledì sera, pur con poche informazioni sul caso, il presidente nazionale del PT, Gleisi Hoffmann, ha affermato che le esplosioni ricordavano gli atti dell’8 gennaio.
Il presidente del PL Valdemar Costa Neto ha detto che la sinistra cerca di associare il caso all’8 gennaio, ma una cosa “non c’entra” l’altra.
Il leader dell’opposizione alla Camera, il deputato Filipe Barros (PL-PR), ha condiviso sui suoi social network una nota della leadership che ripudia le “narrazioni bugiarde che, in modo codardo, cercano di collegare il presidente Bolsonaro e la destra brasiliana alla l’autore del tragico episodio registrato a Brasilia”.
Il presidente del Tribunale Supremo Federale (STF), Luís Roberto Barroso, ha già ammesso la possibilità che l’indagine venga affidata al ministro Alexandre de Moraes, se le indagini indicano un collegamento con gli atti dell’8 gennaio.