Bolsonaro mette in dubbio il tasso di disoccupazione dell’IBGE
Trasmesso in diretta Radio AuriVerde Brasilel, Bolsonaro ha affermato che i criteri utilizzati dall’IBGE sono viziati e non aiutano a comprendere l’economia nazionale.
“Chi non cerca lavoro, per IBGE, è occupato. Per coloro che ricevono qualsiasi beneficio sociale, [como o] Bolsa Família, è impiegato. Quindi è rimasto un numero molto piccolo di persone che sanno se sei impiegato o meno. E questa menzogna è corroborata dal fatto che il numero di persone che chiedono l’assicurazione contro la disoccupazione è aumentato”, ha detto l’ex presidente.
Il tasso di disoccupazione in Brasile è calcolato attraverso la Continuous National Household Sample Survey (Pnad). Secondo la metodologia, le persone che hanno cercato attivamente lavoro ma non sono riuscite a trovarlo durante il periodo analizzato sono considerate disoccupate. Gli individui che non sono occupati e non hanno cercato lavoro sono classificati come esterni alla forza lavoro e non sono inclusi nel calcolo.
Anche il gruppo scoraggiato – persone che vogliono lavorare, ma non cercano lavoro perché credono di non trovare posti vacanti – è classificato come esterno alla forza lavoro. Questi criteri sono in vigore dall’avvio della Pnad, nel 2012, e seguono le raccomandazioni dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro). Vale la pena ricordare che la stessa metodologia è stata utilizzata durante il governo Bolsonaro (2019-2022).
Prestazioni sociali e occupazione
L’IBGE chiarisce che i programmi sociali, come Bolsa Família e il Continuous Payment Benefit (BPC), non hanno un impatto diretto sulla classificazione dell’occupazione o della disoccupazione. I beneficiari di questi programmi possono essere considerati occupati, disoccupati o fuori dal mondo del lavoro, a seconda della loro situazione specifica.
Un esempio citato dall’agenzia è quello dei lavoratori informali, come gli autisti di app o i venditori ambulanti, che, nonostante ricevano l’assicurazione contro la disoccupazione, sono classificati come occupati. D’altro canto, ci sono beneficiari che non cercano attivamente lavoro e sono classificati come esterni alla forza lavoro.
Il tasso di disoccupazione del 6,1% riflette l’utilizzo di criteri standardizzati a livello internazionale, che mirano a offrire una visione coerente del mercato del lavoro. Tuttavia, l’interpretazione dei numeri continua ad essere oggetto di dibattito tra esperti e politici.