Il rapporto della Polizia Federale (PF), pubblicato martedì (26), sottolinea che l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ha presentato la cosiddetta “bozza del decreto golpista” ai comandanti dell’Esercito, dell’Aeronautica e della Marina, alla ricerca di sostegno all’attuazione del decreto.
Secondo il PF, dopo aver modificato alcuni termini del decreto, Bolsonaro avrebbe convocato un incontro con i comandanti delle Forze Armate per presentare il documento.
“Nella riunione, secondo le prove raccolte, l’allora presidente presentò il progetto di decreto golpista, con la partecipazione di Filipe Martins. L’obiettivo allora era quello di ottenere l’appoggio dei comandanti, affinché le Forze Armate potessero garantire la realizzazione dell’impresa criminale”, si legge nel rapporto.
Il PF ha inoltre sottolineato che i comandanti dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito sono contrari all’adesione a “qualsiasi piano che impedisca l’insediamento del governo legittimamente eletto”.
Tuttavia, l’allora comandante della Marina, Almir Garnier Santos, “si rese disponibile ad eseguire gli ordini”.
Sempre secondo il PF, il progetto di golpe aveva diverse versioni, “tra cui l’ordine di arresto del ministro Alexandre de Moraes”, allora presidente della Corte Elettorale Superiore (TSE).
Un altro punto del progetto prevede l’intervento presso la Corte Elettorale Superiore (TSE) per “ratificare la falsa narrativa della frode nelle elezioni presidenziali del 2022”.
Colpito l’aereo
Il ministro Alexandre de Moraes, della Corte Suprema Federale (STF), ha ordinato martedì (26) la violazione della riservatezza delle indagini sul complotto di un colpo di stato per mantenere Bolsonaro alla presidenza.
Secondo le indagini del PF, il piano elaborato dagli alleati di Jair Bolsonaro mirava a uccidere Moraes, il presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva (PT) e il vicepresidente eletto Geraldo Alckmin (PSB).
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