L’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) è stato posto al centro di un presunto piano di colpo di stato, secondo una valutazione della penalista Laura de Azevedo Marques, specialista in diritto penale.
L’incriminazione di Bolsonaro da parte della Polizia Federale (PF) ha generato un intenso dibattito sul suo coinvolgimento in un possibile tentativo di abolire violentemente lo Stato di diritto democratico dopo le elezioni del 2022, in cui l’ex presidente è stato sconfitto.
Questo giovedì (21), la Polizia Federale (PF) ha incriminato Bolsonaro e altre 36 persone. Dopo l’incriminazione il prossimo passo del PF sarà quello di inoltrare l’inchiesta al Ministero Pubblico Federale (MPF).
Spetterà alla Procura Generale (PGR), il massimo organo del MPF, decidere se ci sono elementi sufficienti per sporgere denuncia contro gli incriminati.
Laura de Azevedo Marques ha sottolineato che il resoconto del processo è confidenziale, ma le informazioni diffuse dalla stampa suggeriscono uno scenario preoccupante per l’ex presidente.
Quello che mi sembra è che la discussione qui si trovi in una posizione molto scomoda per l’ex presidente Jair Bolsonaro, soprattutto perché, a un certo punto, si è teorizzato molto sulla presunta responsabilità per omissione, per non aver agito, anche se lui sapeva di un presunto complotto di colpo di stato. Già in questa fase dell’Operazione Controcoup, quello che ci sembra è che Bolsonaro sia attivamente posto al centro della discussione su un presunto piano per l’abolizione violenta dello Stato Democratico. Questo cambio di prospettiva pone Bolsonaro direttamente “nell’occhio del ciclone”.
Laura de Azevedo Marques
Secondo l’avvocato, anche se i dettagli completi del rapporto del PF non sono stati resi pubblici, le informazioni emerse suggeriscono prove sostanziali che collegano Bolsonaro a preparativi di vario tipo, comprese le testimonianze di ex comandanti delle Forze Armate.
“La solidità di queste prove sarà cruciale nel determinare il futuro legale dell’ex presidente e le sue implicazioni per la democrazia brasiliana”.