L’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ha messo in dubbio, sabato sera (14), l’arresto preventivo del generale Walter Braga Netto, vicepresidente in carica presidenziale nel 2022, adducendo che la misura è arrivata dopo che l’indagine era già stata conclusa dalla polizia Federale.
“Più di 10 giorni fa l'”Inchiesta” è stata conclusa dal PF, incriminando 37 persone e trasmessa al deputato [Ministério Público]. Come è possibile oggi che qualcuno venga arrestato per aver ostacolato indagini già concluse?” ha scritto sul social X.
La polizia federale ha inviato alla STF un rapporto finale sulle indagini sul presunto tentativo di colpo di stato a novembre, quando ha incriminato 37 persone, tra cui Braga Netto e lo stesso Bolsonaro. Tuttavia continuano a verificarsi sviluppi a causa delle nuove dichiarazioni fornite nell’ambito di questa indagine.
Questo mercoledì (11) altri tre militari sono stati incriminati per i crimini di organizzazione criminale, abolizione violenta dello Stato di diritto democratico e colpo di stato: il tenente Aparecido Andrade Portela, il colonnello in pensione Reginaldo Vieira de Abreu e il tenente colonnello attivo Rodrigo Bezerra de Azevedo. Lo riferiscono fonti del PF Gazzetta del Popolo che l’incriminazione del tenente Portela porti ad un’intensificazione delle indagini contro i finanziatori dei lager sfociati negli atti dell’8 gennaio 2023.
L’arresto di Braga Netto si basa, in parte, su una nuova dichiarazione del tenente colonnello Mauro Cid, in cui afferma che Braga Netto ha cercato di ottenere dati sulla denuncia dell’ex aiutante di campo di Bolsonaro nel 2023.