Blanár critica l’interruzione del transito di petrolio dalla Russia: secondo lui, la CE deve agire con urgenza!
Le misure dell’Ucraina per bloccare il transito di petrolio dalla Russia alla Slovacchia e all’Ungheria sono una violazione di una disposizione dell’Accordo di associazione concluso tra l’Unione europea (UE) e l’Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri ed europei Juraj Blanár (Smer-SD). Insieme al Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, hanno rivolto un appello urgente alla Commissione europea (CE) per un intervento in materia.
“La Commissione europea dovrebbe agire come custode dei trattati e del rispetto del diritto dell’UE, che anche l’Ucraina, in quanto Stato associato, è tenuta a rispettare. Riteniamo quindi necessario che la Commissione agisca immediatamente in questo caso”. ha dichiarato Blanár.
Ha ricordato che nell’ambito delle sanzioni dell’UE contro la Russia, la Slovacchia ha un’esenzione per le importazioni di petrolio fino alla fine dell’anno. “La parte ucraina ci ha impedito di applicare questa esenzione”, ha sottolineato il capo della diplomazia slovacca. Egli sottolinea anche le dichiarazioni dell’interno del parlamento ucraino, secondo cui l’obiettivo della misura è quello di creare pressioni sull’Ungheria, che dovrebbe così cambiare il suo atteggiamento nei confronti delle forniture di armi all’Ucraina o dell’adesione dell’Ucraina all’UE.
“Rifiutiamo che la Slovacchia diventi uno strumento politico contro l’Ungheria o qualsiasi altro Stato. Ci difenderemo con determinazione e utilizzeremo tutte le possibilità del diritto europeo”, ha aggiunto Blanár.
Il Ministero dell’Economia della Repubblica Slovacca ha confermato la scorsa settimana l’interruzione delle forniture di petrolio dal fornitore russo Lukoil. Anche la raffineria Slovnaft di Bratislava si riforniva di petrolio dal fornitore. Tuttavia, secondo il ministero, si è assicurata forniture di greggio russo da un altro fornitore e ha ordinato forniture da fonti alternative. Anche il primo ministro slovacco Robert Fico (Smer-SD) ha criticato l’interruzione delle forniture e si è rivolto al suo omologo ucraino Denys Shmyhal.