La Polizia Federale (PF), dopo aver ascoltato la testimonianza del tenente colonnello Rodrigo Bezerra Azevedo giovedì scorso (28), ha iniziato ad incrociare le informazioni ottenute durante l’interrogatorio con le prove raccolte nell’inchiesta sul presunto piano di colpo di stato pianificato nel 2022.
Secondo fonti legate al caso, le prove finora raccolte fanno pensare ad una possibile incriminazione del militare.
L’aspettativa è che il nome di Azevedo venga inserito nella lista degli imputati già presentata. L’elenco, che conta finora 37 nomi, è contenuto nel rapporto consegnato alla Procura generale (PGR). L’IP deve inviare un rapporto complementare al Tribunale federale (STF).
Secondo CNN Come già dimostrato, la PF ha riscontrato contraddizioni nella testimonianza del soldato resa alla squadra investigativa. Durante l’interrogatorio di giovedì scorso, l’ufficiale ha negato qualsiasi coinvolgimento nel piano di omicidio delle autorità.
Il soldato che fa parte del gruppo speciale d’élite noto come “bambini neri” ha testimoniato per quasi quattro ore e ha negato di far parte del piano del “pugnale verde e giallo” per uccidere l’allora neoeletto presidente Luiz Inácio Lula da Silva ( PT ), il vice Geraldo Alckmin (PSB) e il ministro Alexandre de Moraes, allora presidente della Corte Elettorale Superiore (TSE).
L’avvocato Jeffrey Chiquini, responsabile della difesa del tenente colonnello, ha dichiarato che il suo cliente è innocente e che non era a conoscenza di alcun piano golpista.
“Ragazzi neri”
Il tenente colonnello Azevedo fa parte dell’élite dell’esercito, i “ragazzi neri”, un gruppo formato dal Corso Operazioni Speciali, addestrato per svolgere missioni riservate in ambienti ostili e politicamente sensibili.
I militari ricevono questo soprannome perché indossano berretti neri durante le operazioni: sono caratterizzati come specialisti nella guerra non convenzionale, nella ricognizione speciale, nelle operazioni contro le forze irregolari e nell’antiterrorismo.