L’anno è iniziato con forti aspettative di rialzo sul mercato delle criptovalute, vista la prospettiva di un contesto più favorevole per gli asset con il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.
In attesa dell’insediamento di Trump, previsto per il 20 gennaio, gli investitori mostrano un forte appetito, portando bitcoin ad avvicinarsi nuovamente alla soglia dei 100.000 dollari.
Secondo Binance, intorno alle 19:40 il bitcoin è aumentato del 2,22%, a 96.938,71 dollari. Ethereum ha registrato un guadagno del 2,19%, a 3.440 dollari. Nel momento migliore della giornata, le criptovalute sono balzate rispettivamente del 3,41% e del 3,76%.
Anche il recente lancio di diversi ETF relativi ai criptoasset contribuisce all’ottimismo degli investitori.
Alex Thorn, capo della ricerca presso la società di trading di criptovalute Galaxy Digital, prevede che il bitcoin supererà i 150.000 dollari in sei mesi e “testerà o supererà” il livello di 185.000 dollari entro la fine dell’anno.
Ma la storia della criptovaluta mostra che il suo percorso potrebbe essere accidentato. Dopo essere salito di circa il 700% a oltre 64.000 dollari USA tra gennaio 2020 e novembre 2021, il bitcoin è sceso sotto i 17.000 dollari USA in un contesto di elevata inflazione e aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che ha limitato la propensione degli investitori ad asset rischiosi.
Con un orizzonte ancora pieno di incertezze, sia macroeconomiche che geopolitiche, gli analisti non escludono battute d’arresto lungo il percorso.