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Benjamin Netanyahu ha esortato gli iraniani a lavorare per la pace con Israele

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto lunedì in un messaggio al popolo iraniano che non c’è posto in Medio Oriente che Israele non possa raggiungere. Lo hanno riferito l’agenzia di stampa DPA e il sito web libanese L’Orient-Le Jour (OLJ).

Secondo OLJ, Netanyahu si riferiva al capo dell’ala armata del movimento islamista palestinese Hamas, Muhammad Dayf, che Israele dice di aver ucciso a luglio durante la sua operazione nella Striscia di Gaza palestinese, e al leader del movimento libanese filo-iraniano Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco aereo israeliano su Beirut.

“Non c’è luogo in Medio Oriente che Israele non possa raggiungere”, ha avvertito Netanyahu. Il primo ministro israeliano ha avvertito gli iraniani che il loro regime li sta portando “ogni momento più vicini all’abisso”. La grande maggioranza degli iraniani, secondo Netanyahu, sa che il loro regime “non si preoccupa minimamente di loro”.

Il primo ministro israeliano ha invitato gli iraniani a lavorare con gli israeliani per la pace. Ha espresso la convinzione che “quando l’Iran sarà finalmente libero – e quel momento arriverà molto prima di quanto si pensi – tutto sarà diverso: i nostri due antichi popoli, ebraico e persiano, vivranno finalmente in pace”. Secondo Netanyahu, in tal caso l’Iran sarà atteso da un periodo di prosperità senza precedenti.

La dichiarazione di Netanyahu, indirizzata al “nobile popolo iraniano”, è stata rilasciata poche ore dopo le dichiarazioni di un portavoce del Ministero degli Esteri iraniano che ha indicato che l’Iran non ha intenzione di schierare i suoi combattenti in Libano e nella Striscia di Gaza per impegnarsi in un confronto armato con Israele.

Allo stesso tempo, però, l’esercito israeliano ha continuato i suoi attacchi aerei sul Libano e, secondo gli osservatori, sembra prepararsi a un’invasione di terra. Hezbollah ha intensificato il bombardamento dei territori nel nord di Israele l’8 ottobre 2023, adducendo il sostegno al suo alleato, il movimento islamista palestinese Hamas, che combatte Israele nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, quando i suoi commando hanno lanciato un attacco terroristico senza precedenti in territorio israeliano.

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