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Barroso: La STF giudica Marco Civil dopo che il Congresso non ha legiferato – 27/11/2024 – Power


Il presidente di STF (Supremo Tribunale Federale), Luis Roberto Barrosoha detto che la corte giudica parti del Quadro dei diritti civili per Internet dopo che il Congresso non è riuscito a legiferare sull’argomento. Mercoledì sono iniziati i casi che dibattono, tra l’altro, sulla possibilità di ritenere le piattaforme di social media responsabili dei contenuti di terzi (27).

“La Corte ha aspettato un periodo di tempo molto ragionevole affinché la legislazione arrivasse dalla Legislatura e, se ciò non accadesse, è giunto il momento per noi di decidere sulla questione”, ha detto.

L’aspettativa è che la Corte Suprema promuova cambiamenti nel quadro civile della Internet simile a quanto discusso in Congresso Nazionale nell’ambito di un disegno di legge sulla regolamentazione dei social network.

Lo ha riferito il deputato Orlando Silva (B-SP PC), le cosiddette Fake News PL sono finite combattuto alla Camera a causa dell’opposizione delle grandi tecnologie e minacce ai parlamentari.

La Corte ha all’ordine del giorno diverse azioni legate alle questioni di Internet e con un impatto sulle attività dei colossi del settore. Il tema aveva una data definita, ma è stato cancellato dall’ordine del giorno su richiesta della Camera dei Deputati in attesa del voto della Giunta PL das Fake News.

L’argomento è passato andirivieni. La risoluzione dei casi può avere un impatto sul modo in cui i social network moderano i contenuti, nel contesto di entrambi inerzia del Congresso nel legiferare sull’argomento nonché gli attentati golpistici dell’8 gennaio.

Da discorsi degli stessi ministril’aspettativa è che la corte utilizzi la sentenza per stabilire linee guida su come dovrebbero agire le reti, oltre a decidere se la norma attuale – che esonera le piattaforme dalla responsabilità per i contenuti di terze parti – è costituzionale o meno.

Se la mancata azione del Congresso nell’approvare nuove regole era già stata criticata durante tutto il mandato dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL), di fronte alla disinformazione sulla pandemia e agli attacchi contro le istituzioni, il 8 gennaio che è stato fortemente mobilitato da reti– ha dato slancio al discorso dei ministri regolamentando l’argomento.



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