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Barroso afferma che l’indagine sulle fake news è stata “atipica” e “richiede molto tempo”, ma “necessaria per affrontare l’estremismo”


Il presidente della STF ha parlato dell’argomento conversando con i giornalisti; per lui un periodo più lungo per la conclusione è giustificato perché “i fatti si sono moltiplicati”

CONTENUTO TON MOLINA/FOTOARENA/ESTADÃO“È un dato di fatto che l’indagine richiede tempo, ma i fatti si sono moltiplicati”, ha condiviso

Lunedì sera (09), il presidente della Corte Suprema Federale (STF)Luís Roberto Barroso, ha riconosciuto che la ricerca sulle fake news è di competenza del ministro Alessandro di Moraesè stato lento. Tuttavia, ha sottolineato che gli eventi che giustificano questa indagine si sono intensificati nel tempo. Barroso ritiene che questa indagine sia fondamentale per proteggere la democrazia in Brasile.

“L’inchiesta, con tutte le singolarità che, riconosco, si sono verificate, è stata decisiva per salvare la democrazia in Brasile. Ci stavamo dirigendo verso un abisso. È stato un evento atipico, ma guardandolo in prospettiva era necessario e penso che fosse essenziale per noi affrontare l’estremismo in Brasile. L’indagine richiede tempo perché i fatti si sono moltiplicati nel tempo”, ha dichiarato in un’intervista ai giornalisti.

L’indagine, che va avanti da più di cinque anni, è stata aperta nel marzo 2019 senza richiesta della Procura. Il suo obiettivo è indagare sulla diffusione di notizie false e minacce che compromettono l’integrità dell’STF e dei suoi membri. Barroso ha menzionato i colpi di stato dell’8 gennaio come una delle ragioni che rafforzano la necessità di continuare il processo.

Durante una conversazione con Moraes, Barroso ha espresso l’aspettativa che tutto il materiale relativo all’indagine venga trasmesso alla Procura Generale della Repubblica entro la fine dell’anno. Non ha però garantito che le indagini si concluderanno nei prossimi mesi, lasciando aperta la possibilità di ulteriori scadenze. “Avremo ancora un anno per occuparci, forse non più delle indagini, ma delle azioni penali derivanti da queste indagini”, ha detto.

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L’indagine è condotta dallo stesso ministro Alexandre de Moraes e la Polizia federale ha chiesto più tempo per attuare le misure necessarie. Il caso viene trattato in segreto, il che impedisce la divulgazione di informazioni sugli indagati e sulle azioni già implementate. Questa situazione ha suscitato critiche, soprattutto per il fatto che Moraes, una delle presunte vittime, funge da giudice nel caso.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Inserito da Victor Oliveira





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