Baku propone di firmare un documento sui principi di pace prima di un accordo completo con l’Armenia
Vogliono porre fine al conflitto sulla regione del Nagorno-Karabakh.
L’Azerbaigian propone di firmare un documento con l’Armenia sui principi fondamentali di un futuro trattato di pace come misura provvisoria mentre i Paesi discutono un accordo più ampio. Un alto funzionario azero ha fatto questo annuncio domenica, riferisce la TASR, citando un rapporto della Reuters.
I due Paesi hanno ripetutamente affermato di voler firmare un trattato di pace per porre fine al conflitto sulla regione del Nagorno-Karabakh.
Il presidente azero Ilham Aliyev ha dichiarato sabato che il testo del trattato è già completo all’80-90%. Allo stesso tempo, però, ha ribadito che non è possibile firmare il trattato prima che l’Armenia modifichi la sua costituzione, che contiene un riferimento indiretto all’indipendenza del Karabakh, perché l’Armenia la rifiuta.
L’etnia armena del Nagorno-Karabakh ha vissuto in un’indipendenza “de facto” per più di tre decenni fino al settembre 2023, quando l’Azerbaigian ha preso il territorio con un’offensiva e ha costretto circa 100.000 armeni ad andarsene.
Negli ultimi mesi, sia l’Armenia che l’Azerbaigian hanno cercato di fare progressi nei colloqui di pace, che hanno incluso la demarcazione dei confini, con l’Armenia che ha accettato di consegnare all’Azerbaigian quattro villaggi di confine contesi.
Il documento sui principi fondamentali potrebbe servire come misura provvisoria e fornire una base per le relazioni bilaterali tra i due Paesi. La sua firma potrebbe avvenire già durante il vertice sul clima COP29 che si terrà in Azerbaigian a novembre, ha aggiunto il consigliere.
Anche il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha dichiarato a giugno che un trattato di pace con l’Azerbaigian è vicino al completamento, ma il suo Paese non accetterà la richiesta di cambiare la propria costituzione.
In risposta alle dichiarazioni del primo ministro, si sono verificati scontri tra polizia e manifestanti, che hanno condannato le sue politiche e la decisione di restituire all’Azerbaigian i villaggi distrutti, chiedendo addirittura le sue dimissioni.
