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Badante italiana confessa di aver ucciso quattro anziani

Ha aumentato le dosi di antidolorifici a livelli letali per i pazienti oncologici.

I procuratori italiani hanno detto sabato che stanno cercando di identificare le due vittime, ancora sconosciute, dell’assistente Mario Eutizia. Ha confessato ai carabinieri di aver ucciso quattro pazienti oncologici per “compassione”. Lo riferisce la TASR, secondo quanto riportato dall’ANSA.

L’uomo si è consegnato giovedì alla stazione di polizia in compagnia dei suoi avvocati. Secondo la confessione, i pazienti avevano più di 80 anni e lui ha aumentato le loro dosi di antidolorifici a livelli letali per “provocarne la morte”. Nei due casi confermati, la morte degli anziani è stata inizialmente ritenuta naturale a causa della loro età avanzata e delle loro gravi malattie.

Presunti omicidi per pietà si sono verificati a Latino, a sud di Roma (due casi), a Casoria, vicino a Napoli, e nel Cilento, in Campania. Il custode si è autodenunciato ai carabinieri della stazione di Caserta, in Campania, e il 48enne è stato poi trasferito nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere.

Secondo la confessione, il suo obiettivo era quello di portare i pazienti “dolcemente” alla morte ed era “spinto da profonda compassione e pietà” perché erano molto anziani e gravemente malati.

La Procura ha avviato un’indagine e sta cercando di identificare i casi di Latina. Gli altri due omicidi per pietà di cui ha confessato la badante sono avvenuti diversi mesi fa. Secondo la polizia, si tratta di un uomo di 89 anni a Casoria lo scorso dicembre e di un 96enne a Vibonati, nel Cilento, lo scorso marzo.

Le indagini cercheranno di chiarire cosa sia successo esattamente ed esamineranno le cartelle cliniche dei defunti e le circostanze della loro morte. Il caso ha suscitato un notevole clamore sociale per la facilità con cui si ritiene che l’uomo abbia agito e per la possibile esistenza di altre vittime.

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