Azul e Gol firmano accordo per valutare fusione
Le società Azul e Gol hanno firmato questo mercoledì (15) un memorandum d’intesa per avviare i negoziati per una fusione. Se l’unione si concretizzerà, la nuova compagnia concentrerà il 60% del mercato aereo del Paese.
Secondo il documento, la fusione dipende dalla fine del recupero giudiziario di Gol negli Stati Uniti, prevista per aprile. La nuova società avrà tre advisor di Abra, la holding che controlla Gol e Avianca, tre di Azul e tre amministratori indipendenti.
Il presidente del consiglio di amministrazione della nuova compagnia aerea sarà nominato da Abra e il direttore esecutivo da Azul. L’amministratore delegato di Azul, John Rodgerson, assumerà così la presidenza del nuovo gruppo dopo che il Consiglio amministrativo per la difesa economica (Cade) e l’Agenzia nazionale per l’aviazione civile (Anac) approveranno la fusione, prevista per il 2026, ha riferito il Agenzia del Brasile.
L’intesa tra le compagnie aeree prevede che la nuova compagnia seguirà il “società”, una società senza un controller definito, di cui Abra è il maggiore azionista. La definizione delle esatte percentuali di partecipazione di ciascuna compagnia aerea avverrà però solo dopo la fine della rinegoziazione del debito di Gol negli Usa.
I marchi Gol e Azul continueranno ad esistere in modo indipendente, ma le due compagnie aeree potranno condividere gli aerei per aumentare i collegamenti tra le grandi città e le destinazioni regionali. La fusione riguarderà esclusivamente le attività finanziarie già disponibili nelle società.
L’accordo prevede che la leva finanziaria combinata delle due società non possa superare quella di Gol dopo la fine del recupero giudiziario. Se questo parametro non viene raggiunto la fusione non si concretizzerà. La leva finanziaria consiste nell’utilizzare risorse di terze parti per moltiplicare la capacità di investimento di un’azienda.