Il pubblico ministero stava indagando su un attacco terroristico e aveva denunciato l’allora presidente del Paese per insabbiamento. Un giorno, prima di presentarsi al Congresso per motivare la sua denuncia, è stato trovato morto nel suo appartamento, con una pallottola in testa e una pistola al fianco. Si è suicidato o è stato assassinato? Da 10 anni in Argentina resta aperto il mistero sulla morte di Alberto Nisman. Questo venerdì, la procura che indaga sul caso ha presentato un nuovo rapporto e ha riconvalidato la sentenza secondo cui si trattava di omicidio. Ha sottolineato anche il ruolo degli agenti dei servizi segreti e ha chiesto al governo l’accesso ai dossier riservati, cosa su cui l’Esecutivo ha già dato il suo consenso. Oltre a dettagliare i molteplici ostacoli incontrati dalle indagini, il rapporto riconosce che “sono ancora in fase di elaborazione misure per determinare l’identità di coloro che hanno compiuto l’atto e di coloro che lo hanno ordinato”.
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