Arrestato a Granada un uomo per il suo legame con l’attentato di Vidal-Quadras | Spagna
La Polizia Nazionale ha arrestato un uomo a Pinos Puente (Granada) per il suo presunto legame con l’aggressione subita dall’ex leader del PP catalano e fondatore di Vox Alejo Vidal-Quadras nel novembre 2023, secondo fonti della polizia. L’arresto è stato effettuato martedì da agenti del Commissariato generale per l’informazione della Polizia nazionale, in un’operazione coordinata dal Tribunale centrale del Tribunale nazionale incaricato di indagare sull’attacco.
L’attacco contro Vidal-Quadras è avvenuto intorno alle 13:30 del 9 novembre dello scorso anno in via Núñez de Balboa, nella zona centrale di Madrid. L’ex politico è stato colpito al volto da un uomo armato che si copriva la testa con un casco ed è fuggito a bordo di una motocicletta. L’indagine ha portato solo 12 giorni dopo ai primi tre arresti, due a Lanjarón (Granada) e un altro a Mijas (Málaga). Uno degli arrestati era Naraya Gómez Mala, al quale la polizia attribuisce un ruolo chiave nel presunto complotto. Il giudice del Tribunale nazionale Francisco de Jorge, che sta indagando sull’accaduto, ha ordinato il suo ingresso in carcere accusato di “tentato omicidio terroristico”.
Uno degli ultimi arrestati, detenuto il 6 giugno, era il presunto autore della sparatoria. Mehrez Ayari, 38 anni, è stato catturato nella città olandese di Haarlem, dove si nascondeva sotto falsa identità e mentre camminava per strada, presumibilmente pronto a commettere un nuovo crimine con “connotazioni politiche” la cui vittima era una persona che era sotto la protezione delle autorità olandesi, secondo fonti vicine alle indagini. Il suo arresto ha confermato il collegamento dell’attentato con la Mocro Maffia, la struttura criminale composta prevalentemente da criminali di origine magrebina con sede proprio nei Paesi Bassi, dove è arrivata a sfidare lo Stato. Per quanto riguarda il mandante dell’arresto, le fonti consultate indicano che tale arresto ha rafforzato la cosiddetta “pista iraniana”, in riferimento al presunto coinvolgimento del regime di Teheran.
Mentre era ricoverato in ospedale, il politico ha diffuso una lettera in cui accusava il regime islamico di “progettare ed eseguire” il suo attacco, presumibilmente a causa dei legami che ha mantenuto sin dal suo periodo come deputato del PP (1999-2014) con il Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana (CNRI, gruppo dissidente perseguitato da Teheran che disponeva di un braccio armato figurante nella lista americana delle organizzazioni terroristiche fino al 2012).
Il fratello del presunto autore della sparatoria è stato arrestato il 2 settembre in Francia per la sua presunta partecipazione diretta alla pianificazione e alla logistica dell’attacco, riferisce Efe.