Argentina in crescita, Brasile in calo
Argentina e Brasile hanno presentato performance contrastanti nel mercato azionario nel 2024, secondo un sondaggio della società di consulenza Elos Ayta su 21 delle principali borse mondiali. L’indice S&P Merval, alla Borsa di Buenos Aires, ha registrato un significativo apprezzamento del 114,91% in dollari, mentre l’Ibovespa, su B3, ha subito un calo del 29,92%, il maggiore dal 2015, rappresentando la peggiore performance tra i principali mercati globali .
Il risultato di Merval non solo ha consolidato la migliore performance globale dell’anno, ma ha anche segnato il più grande guadagno in dollari dal 2003, quando salì del 134,14%. Un rapporto degli economisti di Itaú BBA, pubblicato il 23 dicembre, ha evidenziato che la fiducia nel governo di Javier Milei rimane elevata, anche a fronte di un significativo aggiustamento macroeconomico.
D’altro canto, la svalutazione dell’Ibovespa è stata attribuita al forte apprezzamento del dollaro brasiliano, pari al 27,91%, il più alto dal 2020. I problemi fiscali hanno contribuito ad aumentare le incertezze sull’economia nazionale, incidendo negativamente sull’andamento delle azioni.
Nello scenario dell’America Latina, l’indice IPyC messicano ha subito un calo del 29,77% in dollari, il peggior risultato dal 2008. Anche in valuta locale, l’Ibovespa è sceso del 10,36%, superando solo il calo del 13,72% dell’indice messicano.
Negli Stati Uniti si sono distinti gli indici Nasdaq (+28,64%) e S&P 500 (+23,31%), spinti dalla resilienza dell’economia americana e dalla ripresa dei settori tecnologico e di consumo. In Cina, anche il FTSE China 50 (+23,29%) e l’indice Hang Seng (+14,13%) hanno registrato buone performance, beneficiando delle politiche di stimolo fiscale e monetario.
In Europa, mercati come Germania (+12,66%) e Belgio (+9,03%) hanno registrato guadagni in termini di dollari, riflettendo una moderata ripresa economica. Tuttavia, indici come il CAC 40 francese (-7,32%) e il PSI portoghese (-5,49%) hanno chiuso l’anno in calo. Dei 21 indici analizzati, sette hanno registrato una redditività superiore al 10% in dollari, evidenziando la ripresa dei mercati sviluppati e la resilienza dei settori chiave.
L’America Latina, tuttavia, ha mostrato un’elevata volatilità, con tre indici tra i cinque con le peggiori performance (Ibovespa, IPyC e IPSA del Cile), riflettendo l’instabilità economica e politica.
Secondo la società di consulenza Elos Ayta, il 2024 ha portato lezioni preziose per gli investitori, evidenziando l’importanza della diversificazione internazionale e l’impatto delle fluttuazioni dei tassi di cambio sui risultati finanziari. Gli analisti sottolineano che, in un contesto di incertezza globale, le strategie di protezione e l’esposizione equilibrata saranno fondamentali nel 2025.