Apib contesta il decreto che rende più flessibile l’estrazione mineraria sui terreni indigeni della STF
L’entità sostiene che il decreto viola la competenza dell’Unione a legiferare su questioni relative alle popolazioni indigene e alla tutela dell’ambiente
L’articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) ha intentato una causa dinanzi al Tribunale federale (STF) volto a contestare il decreto 48.893/24, firmato dal governatore del Minas Gerais, Romeu Zema. Questo decreto consente una maggiore flessibilità nell’esplorazione economica, comprese le attività minerarie, nelle regioni in cui vivono le comunità indigene. Secondo Apib, la nuova norma compromette il diritto alla consultazione libera, preventiva e informata, garantito dalla Convenzione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO).
Segui il canale Jovem Pan News e ricevi le principali notizie sul tuo WhatsApp!
L’entità sostiene che questo cambiamento legislativo dovrebbe essere considerato incostituzionale, poiché violerebbe i diritti fondamentali dei popoli indigeni. Inoltre, l’Apib sottolinea che il decreto viola la competenza dell’Unione a legiferare su questioni legate ai popoli indigeni e alla tutela dell’ambiente. L’organizzazione sostiene che gli stati e i comuni non hanno la prerogativa di ridurre le garanzie di protezione ambientale, che sono essenziali per la preservazione delle terre indigene.
Il governatore di Minas Gerais non ha ancora commentato il caso.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias