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Antibiotici usati per il trattamento del tifo trovati in un marchio alimentare popolare

La catena di supermercati Lidl sta ritirando dal mercato uno dei suoi prodotti. Il prodotto, miele in confezioni da 500 e 900 grammi, è risultato contenere tracce di Ciprofloxacina, un antibiotico usato come trattamento per malattie batteriche tra cui la febbre tifoidea.

Le discussioni sulla sicurezza alimentare e sulla salute circolano da molto tempo, non solo sui social media (e prima dell’era dei social media se ne parlava anche al di fuori dell’ambiente virtuale). Tuttavia, nel momento in cui vengono alla luce informazioni come questa, è logico che i timori delle persone si intensifichino. Come può accadere una cosa del genere? Dopo tutto, il miele è un prodotto puramente naturale.

Gli antibiotici possono essere pericolosi

Consumare inconsapevolmente antibiotici negli alimenti, anche in dosi minime, è molto pericoloso. Può causare la cosiddetta resistenza agli antibiotici: in parole povere, gli agenti patogeni presenti nell’organismo hanno la possibilità di abituarsi agli antibiotici dopo piccole dosi apparentemente innocue e di adattarsi alla loro influenza, diventandone gradualmente immuni.

Normalmente non ce ne accorgiamo nemmeno, ma il problema si presenta al momento dell’infezione, quando dobbiamo sbarazzarci dell’attacco di batteri nocivi che causano, ad esempio, problemi polmonari e altro. Il medico ci somministra degli antibiotici, ma non servono…

Attenzione alle allergie

Oltre a una pericolosa resistenza, gli antibiotici possono anche causare reazioni allergiche in alcune persone, nel qual caso l’origine è quasi irrintracciabile. Chi avrebbe mai pensato di cercare antibiotici nel miele? Le persone con un sistema immunitario indebolito possono avere altri effetti collaterali, tra cui danni ad alcuni organi.

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Trattare le api come un problema

Sebbene il miele problematico sia fornito al mercato da Medokomerc, s.r.o., questo lotto proviene da aziende agricole straniere. Mentre l’antibiotico è vietato nella Repubblica Ceca per il trattamento delle colonie di api, è possibile in altri Paesi al di fuori dell’Unione Europea. E questa, secondo gli esperti, è la via più probabile attraverso la quale i residui di Ciprofloxacina sono finiti nel miele, anche se solo in tracce.

Non solo in Lidl

La catena Lidl non è la prima né l’unica a ritirare questo miele dai propri scaffali. Qualche tempo fa, anche Billa e Albert hanno adottato lo stesso approccio al problema. E come si fa a sapere quale miele (se ne è rimasto) non comprare?

Si tratta di confezioni di miele di bosco della ditta Medokomerc s.r.o. del peso di 500 e 900 grammi con le date di scadenza minima del 21 marzo, 4 aprile e 15 maggio 2025. Se vi accorgete di averlo in casa, potete restituire senza problemi il miele acquistato alla Lidl, anche senza scontrino. Il miele acquistato da un’altra catena deve essere trattato nel luogo di acquisto.

Fonti: microbiologie.lf3.cuni.cz, en.wikipedia.org, www.lidl.cz, www.vitalia.cz

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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.