La controversia riguarda lo status di Babiš sul social network X, in cui affermava che i Pirati volevano trasferire i migranti nelle case dei cittadini.
Andrej Babiš, ex-primo ministro ceco e presidente del movimento ANO, ha vinto il suo appello in una disputa con il Partito Pirata. La Corte Suprema ha annullato una sentenza che ordinava all’ex-premier di cancellare un post sul social network X in cui affermava che i Pirati volevano trasferire i migranti nelle case dei cittadini. Il caso sarà quindi ripreso dall’Alta Corte di Praga. Lo ha rivelato la Televisione ceca, come riferisce il corrispondente praghese della TASR.
La controversia tra Babiš e i Pirati riguardava un dibattito sulla sharing economy in vista delle elezioni della Camera dei Deputati. Nel giugno 2021, Babiš scrisse su Twitter che i Pirati avevano intenzione di “mappare gli appartamenti, tassare i metri in eccesso e poi trasferirvi qualcuno, preferibilmente un migrante”. I Pirati lo hanno invitato a scusarsi e, non avendolo fatto, lo hanno denunciato per diffusione di menzogne.
Il tribunale regionale aveva inizialmente stabilito che la dichiarazione del capo dell’ANO non era un’interferenza illegale perché non era volgare ed era stata fatta in campagna elettorale. Tuttavia, l’Alta Corte d’Appello è stata di parere diverso e ha ordinato a Babiš di rimuovere il post dal suo account. Il politico ha quindi presentato ricorso alla Corte Suprema, che – come ha confermato la sua portavoce Gabriela Tomíčková – ha ribaltato la decisione dell’Alta Corte. La motivazione non è ancora disponibile.
Babiš ha già dovuto scusarsi più volte per le sue affermazioni sulla base della decisione del tribunale, ad esempio con l’ex ministro delle Finanze Miroslav Kalousek, la giornalista Pavla Holcova, il senatore Lukáš Wagenknecht e la partecipante alla manifestazione Jana Filipová.