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Anche con un sistema aereo anti-drone, i criminali del G20 prendono i veicoli ufficiali


La sicurezza a Rio de Janeiro è stata rafforzata in occasione di un incontro tra i leader mondiali, ma non è riuscita a impedire azioni criminali

FELIX AVERBUG/ATO PRESS/ESTADÃO CONTÚDOIl personale militare delle Forze Armate e gli agenti della Polizia Federale Stradale (PRF) rafforzano la sicurezza sul lungomare di Copacabana

Nella città dove i leader delle fazioni hanno già utilizzato i droni per lanciare granate nelle comunità con l’obiettivo di attaccare i rivali, il sistema di sicurezza riceverà 34 capi di stato nella capitale Rio de Janeiro, dove G20è stato rinforzato. IL Polizia federale ha installato un Centro di monitoraggio anti-drone per impedire che le apparecchiature vengano utilizzate sui voli senza autorizzazione dell’Aeronautica Militare nelle aree in cui si trovano i leader mondiali. Se uno di questi velivoli a pilotaggio remoto viene rilevato, i radar capteranno il segnale e il drone potrebbe persino essere abbattuto. L’obiettivo è evitare qualsiasi situazione di attacco contro le autorità. Il raggio di protezione può raggiungere i 37 chilometri.

Il Centro è entrato in funzione questo lunedì (18), ma prima ancora i criminali hanno agito durante gli eventi che hanno portato al G20. I criminali hanno rubato una Toyota Corolla bianca che serviva all’entourage del presidente Lula. La rapina è avvenuta sabato (16), intorno alle 20, in Rua Ex-Combatente, a São João de Meriti, nella Baixada Fluminense. Secondo le informazioni del Primo Ministro, tre criminali si sono avvicinati all’autista incaricato di assistere il pilota dell’aereo presidenziale. La polizia è riuscita a recuperare il veicolo, ma non si sa se qualcuno sia stato arrestato per il delitto.

Ma questo non è stato l’unico episodio di rapina: giovedì (14), un’altra auto della delegazione ufficiale del Brasile era stata derubata davanti a un albergo nel centro di Rio de Janeiro. Un’altra Toyota Corolla era al servizio del ministro Márcio Macêdo, del Segretariato Generale della Presidenza. Secondo la Polizia Militare, l’autista di Macêdo si trovava davanti all’Hotel Monte Alegre, in Rua do Riachuelo, quando è stato avvicinato da due criminali in moto. La vittima stava aspettando un funzionario che partecipa al G20. Successivamente è stata ritrovata anche l’auto.

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Questi documenti dimostrano che, anche con diversi veicoli e agenti di polizia nelle strade della capitale di Rio de Janeiro per rafforzare la sicurezza durante l’evento, le autorità non sono riuscite a frenare le azioni dei banditi. La colonna attende una risposta da parte della Segreteria di Stato di Pubblica Sicurezza di Rio de Janeiro sui casi.

*Questo testo non riflette necessariamente l’opinione di Jovem Pan.





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