Anatel approva il regime autorizzativo delle concessioni Oi
L’accordo consente all’operatore di iniziare a disconnettere le linee fisse dove opera; dovrebbe investire 6 milioni di R$ entro il 2028
L’Anatel (Agenzia nazionale per le telecomunicazioni) ha approvato questo giovedì (14 novembre 2024) il passaggio di Oi dal recupero giudiziale al regime di autorizzazione. Ciò significa che l’azienda inizierà il processo di disconnessione delle linee fisse nei luoghi in cui esiste un’alternativa a un altro servizio vocale.
La possibilità di adeguare il regime di concessione delle autorizzazioni si è resa possibile nel 2019, con la modifica della LGT (Legge Generale sulle Telecomunicazioni), intesa come un ammodernamento della normativa.
O accordo è stato chiuso nell’agosto 2024 e prevede investimenti per almeno 6 miliardi di real entro il 2028 in infrastrutture e connettività, oltre al mantenimento della telefonia fissa nelle 10.650 località distribuite in 2.845 comuni dove non esistono servizi alternativi per i clienti.
I termini sono stati negoziati con l’Anatel (Agenzia nazionale delle telecomunicazioni), l’AGU (Advocacia Geral da União), il TCU (Tribunal de Contas União), il Ministero delle Comunicazioni e la società V.tal. L’Anatel ha tempo fino a 10 giorni per approvare e firmare i documenti che chiudono le concessioni.
Secondo Oi, parte dell’investimento sarà destinato a connettere 4.000 scuole con la banda larga fissa e implementare reti Wi-Fi locali. Sono previsti inoltre investimenti nella realizzazione di data center e nell’ampliamento della rete di cavi sottomarini.
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