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Analisi: la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina non finirà


L’analista internazionale Fernanda Magnotta ha valutato che è improbabile che la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina finisca, anche con il recente dialogo tra il presidente eletto Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping. Secondo Magnotta nei prossimi anni le tensioni economiche potrebbero addirittura intensificarsi.

Nell’analisi del programma CNN 360º questo venerdì (17), l’esperto ha sottolineato che il rapporto tra i due poteri è caratterizzato da ambiguità e interdipendenza.

“Mentre gli Stati Uniti e la Cina si riconoscono come avversari e concorrenti, sanno che esiste un inevitabile rapporto di interdipendenza”, ha spiegato.

Continuità della politica commerciale di Trump

Magnotta ha sottolineato che la visione economica e commerciale di Donald Trump, che pone la Cina come obiettivo a causa del deficit commerciale americano, dovrebbe persistere nell’amministrazione Biden.

“Le misure protezionistiche sono ampiamente sostenute dal Congresso e dall’opinione pubblica americana e, pertanto, devono continuare”, ha affermato.

L’analista ha avvertito che la guerra commerciale potrebbe evolversi in altri settori: “Potrebbe addirittura avanzare fino a diventare, ad un certo punto, una guerra valutaria o addirittura una guerra tecnologica”. Ha citato questioni come i minerali critici, le terre rare e i semiconduttori come punti sensibili in questa controversia.

Impatti per Brasile e America Latina

Riguardo alle conseguenze di questa tensione per Brasile e America Latina, Magnotta ha sottolineato che i settori agricolo ed energetico brasiliano sono attenti alle misure fiscali e di imposizione tariffaria. “Si tratta di due ambiti che potrebbero subire forti ripercussioni”, ha avvertito.

L’esperto ha ricordato che, durante l’amministrazione Trump, sono stati imposti dazi nel settore dell’acciaio, causando battute d’arresto per l’industria brasiliana. Ritiene tuttavia che esista un potenziale di collaborazione, ad esempio nel settore dei biocarburanti.

Magnotta ha concluso citando un’espressione coniata da un accademico brasiliano: “Il Brasile deve e probabilmente continuerà ad essere quello che sta in bilico, perché quella è la posizione comoda in questa disputa egemonica, è dove vinciamo di più”.

Testi generati dall’intelligenza artificiale in CNN Brasile sono realizzati sulla base di ritagli video tratti dai giornali nella loro programmazione. Tutte le informazioni vengono indagate e controllate dai giornalisti. Il testo finale viene inoltre revisionato dal team giornalistico di CNN. Clicca qui per saperne di più.



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