Alexandre de Moraes conferma l’accusa di Mauro Cid
La PGR ha chiesto l’arresto di Mauro Cid, ma ha rivisto la propria posizione in audizione con Moraes e ha mantenuto l’accordo di cancellazione
La Procura Generale ha chiesto la carcerazione preventiva del tenente colonnello Mauro Cidche ha servito come aiutante di campo dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Tuttavia, il Corte Suprema Federale (STF) ha deciso di mantenere il pluripremiato accordo di collaborazione siglato tra il Cid e la Polizia Federale. Questa decisione è arrivata dopo la testimonianza di Cid durata circa tre ore. Le indagini della polizia federale cercano di determinare se Cid fosse a conoscenza di un presunto piano per assassinare personaggi pubblici, tra cui il presidente Luiz Inácio Lula da Silva e il ministro Alexandre de Moraes. Durante la sua testimonianza, Cid ha ammesso di aver cancellato dei messaggi dal suo cellulare, ma ha sostenuto di non essere a conoscenza del fatto che tale azione fosse illegale.
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La difesa di Mauro Cid ha sottolineato che egli è sempre stato disponibile a collaborare con i giudici e che è disposto a chiarire ogni questione che dovesse sorgere. Il patteggiamento impone al Cid l’obbligo di rivelare tutte le informazioni in suo possesso sulla vicenda, pena la perdita dei benefici connessi al patteggiamento. Il Cid è stato arrestato per la prima volta nel maggio 2023, in un’operazione di indagine sulla falsificazione delle tessere vaccinali. Dopo aver firmato un accordo di collaborazione, venne rilasciato, ma finì per essere nuovamente arrestato nel marzo 2024 per non aver rispettato le condizioni stabilite nel motivo. Sebbene sia stato rilasciato a maggio, la sua libertà è stata soggetta a restrizioni.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale